sabato. gli zdori sono biciclettati, al ritorno dal famila di iesolo, dotati di
- paio di scarpe nuove della zdora. zeppa, righette lilla e fucsia, dita davanti fuori.
- 2 magliette manica corta appena comprate dallo zdoro
- 8 tetrapac di tè verde nativa (solo lì, lo trovo)
scorgono un certo movimento in piazza aurora. decidono di fermarsi.
il fatto è che, non capendoci assolutamente una mazza, i loro commenti erano alquanto fuori luogo
- “urco! questo è mingherlino, poi con quel bocser lì dove vuole andare” (vittoria netta)
- “questo vince: ha la faccia cattiva“
- “questo perde: ha la faccia da buono” (per poi, ovviamente, avere torto marcio in entrambi i casi)
- “oddio, questo è il suo primo incontro…che tenerezza” (con sguardo truce dei vicini di sedia)
- “oh mamma. questa ha la faccia di satana. è proprio incazzata” “per me le piace la sua avversaria“
- “ti spiezzo in due” (detto con la voce di draco in un momento un po’ morto)
- “certo che co sto coso per i denti in bocca quella lì tanto carina diventa un cesso“
- “urco! questo gli ha fatto male!” (leggero graffietto)
- “guarda quello! per me si sta ripetendo dentro di sè “non fa male, non fa male” “
- “però, poteva almeno abbronzarsi un po’ quello, è bianchiccio, stona con quell’altro” “ma no, è stato ad allenarsi“
- “guarda, guarda! la testina è proprio andata indietro come nei pugni dei film!” (riferendosi ad un gancio degno di nota)
- “fino alla fine” (sempre tempo morto. sempre voce di draco)
- “mamma mia, sta musichetta proprio mi sta snervando” (incontro tailandese, na musichina che stordisce)
- “ma depilati!” (rivolta all’uomo orso che si accingeva a combattere)
- “qualche frangetta in più nel vestito no?” (un po’ troppo vanitosini, sti atleti)
- “questa proprio le piace passare col cartello dei tempi. l’altra è più scocciata” “eh, ma quella è scocciata perchè f. d. l., questa invece è un po’ più…hem…facile“
per poi finire, più sudati dei combattenti, a mangiarsi uno zucchero filato e sentirsi esperti di chic bocsing.