… e se dio fosse un pittore? un poeta oppure un barbone rosso di vino che per gioco ha creato l’amore? saremmo ancora qui a far domande?
Col ghibli nel cuore
fermarsi a guardare
nuvole che sorridono.
Soffia come il tuo sorriso il vento,
chissà se esiste
un riciclo per le buccie del cuore.
Ossi di parole che sussultano al vento,
ho sentito nell’aria il tuo nome tintinnare
e stormi di raggi solari balenare felici.
L’importante che ci sia il sole,
un cielo che dia scampo e luce
per cancellare la faccia stanca.
Il mio sole ha gli occhi blu
occhi che cancellano la paura,
rifugio delle speranze tra i sassi.
Io gigante e tu bambino,
camminiamo con le mani intrecciate
evitando di calpestare i fiori
e saltando sui sassi bagnati del fiume.
Camminiamo con l’aria che c’afferra
come i ricordi diluviano la sera.
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“ Ti ho vista volare “
T’ho vista volare
sul galoppo del cuore
vestita di nulla
anima della madreperla.
Sfuggita ai venti
in bolle di bonaccia
che fanno, di nave,
guscio di legno
come anima tua
respiro di primavera.
Sorella della notte,
sei troppo vicina al sole,
d’icaro fuoco ardi
di passione chelascia
al posto suo
l’oscuro desiderio del dolore.
Torna a danzare, tra le nuvole
torna a piegare venti
sulle tue ali, sorella, torna
ch’io così possa dire:
t’ho vista volare senza cadere.
Visita anche il sito di Livio Cotrozzi.
Featured image Rogier van der Weyden, Ritratto di giovane donna (1460 circa), National Gallery of Art, Washington.
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