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Livorno in bicicletta: un itinerario che amo

Creato il 02 febbraio 2015 da El3naliv

Livorno in bicicletta: un itinerario che amo
Domenica. Sole, cielo azzurro. Dopo avervi parlato di America e luoghi lontani voglio portarvi in bicicletta a conoscere Livorno, la mia città. In particolar modo voglio presentarvi due luoghi che amo: il Pontino e la Venezia, due quartieri con fossi medicei, ponti, barche, contrasti di ruggine e colori che raccontano tante storie e una piccola parte di me. Le vie dei fossi medicei sono infatti i luoghi della mia infanzia e sono state testimoni pazienti di corse, scorribande e ginocchia sbucciate. Qui le strade si contendono lo spazio con fortezze e canali, discese e muretti. L'itinerario in bicicletta parte da Piazza Garibaldi dove il quartiere del Pontino diventa un incantevole quadro d'autore, con le case che si specchiano vanitose sul Fosso Reale.
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Sulla sinistra una meraviglia cinquecentesca: la Fortezza Nuova, parte integrante di una cinta muraria costruita a scopo difensivo sul finire del 1500. Durante la Seconda Guerra Mondiale venne pesantemente bombardata e la maggior parte delle strutture interne andarono perdute. Oggi è sede di un parco pubblico ma, nonostante sia stata sottoposta ad un recente progetto di riqualificazione, necessita di ulteriori attenzioni.
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Dagli Scali del Pontino, scendendo lungo i fossi, troverete una piccola parte delle cantine della città, luoghi che raccontano abitudini e tradizioni ancora radicate. Questi locali sono infatti adibiti agli usi e alle attività più disparate. Troverete ad esempio le cantine dei rioni, dove ogni anno decine di vogatori livornesi si preparano alle gare remiere stagionali, come il Palio di Santa Giulia, il Palio Marinaro, o la Coppa Barontini. Troverete le cantine dei pescatori, che nella loro oscurità custodiscono reti da pesca, segreti e antichi rancori; e infine le cantine degli artisti e dei semplici amanti del mare, livornesi che ogni fine settimana aspettano anche il più timido dei raggi solari per armare la propria imbarcazione e uscire in mare. 
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Lasciando il PontinoPiazza Garibaldi, tenendo la Fortezza sul lato destro, si costeggia Piazza della Repubblica e si raggiunge il Comune, con le vie laterali che conducono all'interno del quartiere VeneziaPrendendo gli Scali del Corso noterete la sede del Vernacoliere, rivista irriverente, espressione della sfrontataggine dei livornesi e di quella satira che non teme rivendicazioni e confronti. 
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Entrando nel labirinto dei canali della Venezia consiglio di scendere lungo le discese che si aprono sui fossi. Sono luoghi dove risplende la bellezza antica della città e dove Livorno esprime il suo estro e creatività. L'ultima scoperta è stato il Fosso in Fiore, un'installazione situata lungo una scesa degli Scali del Refugio dove è stato creato un giardino verticale, con piante coltivate in contenitori di recupero, come pneumatici riempiti di terriccio e cassette costruite con vecchi bancali. 

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Quartiere di Venezia - Livorno

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Percorrendo gli Scali del Refugio


Continuando lungo gli Scali del Refugio troverete la Chiesa di Santa Caterina, un capolavoro a pianta ottagonale che custodisce diversi affreschi e un dipinto a olio del Vasari. Vi consiglio assolutamente di entrare, anche solo per respirare la sua atmosfera, austera e antica. Una volta usciti risalite gli stessi Scali del Refugio in direzione del Porto e, superate le vecchie carceri dei Domenicani, cercate sulla destra la via dei Bottini dell'Olio, vecchi magazzini un tempo destinati alla conservazione dell'olio in arrivo nella città. Imboccate poi Viale Caprera e raggiungete la rampa di accesso al Ponte SS.Trinita, in fondo alla strada: non è molto comoda con una bicicletta, ma è utile ad evitare il traffico. Una volta saliti si apriranno gli scenari della Fortezza Vecchia e i primi canali del Porto di Livorno, crocevia di fedi e culture, celebre per la sua tolleranza e per aver accolto nei secoli passati emigranti, esiliati e galeotti. Alla vostra sinistra il vecchio Mercato Ittico, con il tetto valorizzato da un dipinto di Libera Capezzoni. Un enorme acciuga e, al di sotto della stessa, una scritta significativa: lische, squame, coda, amore. Libertà
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Porto di Livorno


Il Porto di Livorno, grazie alla presenza dell'Accademia Navale, è spesso testimone del ritorno dell'Amerigo Vespucci, il celebre veliero orgoglio della Marina Militare Italiana che ogni anno torna a calare l'ancora in queste acque. Se capitate a Livorno nei mesi di settembre/ottobre è molto probabile che la nave sia in porto. Consiglio assolutamente di visitarla, se siete curiosi potete leggere il post di resoconto sul blog. Il primo tour in bicicletta nella città di Livorno termina qui,  lasciamo le biciclette a riposo nelle vie interne del porto, prossimo punto di partenza per un nuovo itinerario. 
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