Liz & Dick: una storia da tabloid
Creato il 06 maggio 2014 da Monica
@lovedlens
A bordo piscina è seduta una bellissima ragazza: ha lunghi capelli neri, molta eleganza nelle movenze e sensualità da vendere. Sta leggendo un libro e sembra piuttosto concentrata. Si sente osservata, così alza gli occhi e lancia uno sguardo da sopra gli occhiali da sole. In effetti non ha torto, a fissarla è lui, Richard Burton, uno degli attori più affascinanti di Hollywood. No, non è la descrizione di una scena di un film, bensì come l'attore ricorda il primo incontro con Elizabeth Taylor, nota per la sua bellezza e per i suoi inconfondibili occhi viola. Dopo quello scambio di sguardi i due non si sono più visti, fino a quando, nel 1962, lavorano sul set di Cleopatra, un costosissimo kolossal destinato al fallimento. Lei è la diva per eccellenza, è giovane ma ha già vinto un Oscar, oltre ad essere la donna più desiderata del momento, ha dimostrato di avere talento. Sul set lei è Cleopatra e lui Marco Antonio, due storici amanti travolti dalla passione. E amanti lo diventano anche nella realtà. «Sei troppo grassa, ma te l’hanno mai detto che sei una gran bella ragazza?» sono queste le prime parole che Richard pensa bene di dire ad Elizabeth, lei non dice niente, ma decide di non cadere tra le sue braccia come è successo precedentemente a molte attrici. Fuori e dentro al set si avverte tensione tra i due, tensione che in poco tempo sfocia in amore. Nella carriera dell'attrice non era la prima volta che vita privata e lavoro s'intrecciavano e anche per Burton avere una storia con una collega non era esattamente una novità, (per buona pace della moglie Sybil).
«Non volevo essere una nuova tacca sul suo cinturone» confessa la Taylor durante un'intervista. Ma questa volta c'è qualcosa di diverso, i due non riescono a separarsi neanche un minuto. Quello che nasce su quel set faraonico è un rapporto che stravolge non solo i loro matrimoni, ma anche la morale americana ed europea. In un periodo storico in cui l'adulterio e il divorzio erano ancora condannati dal comune senso del pudore ma anche dai codici penali di alcuni paesi, in pochissimo tempo i due amanti si trovano a dover fare i conti con folle inferocite e con le affermazioni severe del papa, che li accusa di «vagabondaggio erotico».
Tutti i giornali parlano dello scandalo a Cinecttà (le riprese si svolsero a Roma) i paparazzi sono ovunque e anche sul set non si fa altro che parlare di loro. Ai due non rimane che vivere l'intera storia d'amore sotto i riflettori.
«Ero così pazza di Richard. Mi trattava come una regina. Adoravo la sua voce ... Dio quanto amavo la sua voce!».
Arriva il divorzio dai precedenti compagni e nell'arco di due anni anche il loro matrimonio.
I fuochi d'artificio non finiscono con il matrimonio, il loro rapporto è burrascoso come pochi altri, non si fanno problemi a discutere in pubblico (riescono a far seguire via interfono, allo scrittore John Le Carré, una scenata che finì a schiaffi). Continuano a far parlare e discutere, non sanno cosa sia la discrezione e le riappacificazioni sono altrettanto spettacolari, costellate da gioielli tanto costosi quanto pacchiani. Nasce così il Dickenliz show.
Tra scontri violenti, tradimenti e alcol si consumano quasi tredici anni di amore, lei è accanto a lui quando muore il fratello, quando la figlia mostra i primi sintomi dell'autismo e lui è pronto a sorreggerla durante le crisi dovute al "declino" del suo mito. Lui le scrisse lettere meravigliose, ricche di passione e amore, lei continuò a pensare che un giorno sarebbero tornati insieme. Ma così non è.
Raccontare la fine di un amore è sempre triste, quindi, per questa volta, ho deciso di concludere tornando all'inizio di questo amore tormentato, con il primo capitolo di Liz & Dick: «A un certo punto, una ragazza seduta dall'altro lato della piscina alzò gli occhi dal suo libro, si tolse gli occhiali da sole e mi guardò. Era così straordinariamente bella che mi venne quasi da ridere».
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