Lizziweil in concerto

Da Vidharr

Ieri sera ho assistito (e ovviamente fotografato) un concerto davvero particolare. In primis per la location: una chiesa sconsacrata, la chiesa di San Rocco, a Frabosa Soprana; che non è proprio dietro l’angolo. Luci non da concerto, ma da conferenza, molto asettiche. Poi faceva un freddo pazzesco. E infine il genere musicale: viene definito dalla cantante cantautorale-rock, ma la definizione non rende nemmeno lontanamente l’idea della particolarità dei suoni e della voce. I suoni: chitarra, flauto e violoncello. E la voce di Laura Lizziweil che cattura e trasforma l’atmosfera in qualcosa di incredibilmente etereo (è la prima definizione che mi è venuta in mente appena ascoltato il primo pezzo); anche se i testi poi in realtà sono molto poco eterei e decisamente più caustici. Ho scattato con il 70-200 ed il monopiede (prima volta in vita mia), 3200 gradi Kelvin e 3200 ISO. In manuale, quasi sempre a 1/80 e f/2.8. E nonostante la poca varietà nella scelta del pose (non è che sul palco ci si possa muovere molto con un violoncello) e delle luci devo ammettere che, malgrado il fotografo, qualche scatto interessante è uscito fuori.