Lizzy & Darcy esistete ancora?

Da Simonaruffini

Pian piano sto svuotando la camera degli oggetti da cui non mi voglio separare. Tra questi non possono assolutamente mancare i miei libri, letti e riletti, consumati e vissuti.
Spulciando qua e là nella modesta biblioteca che sto cercando di mettere insieme da anni, sono capitata tra i libri di Jane Austen. Potrei riconoscere anche ad occhi chiusi la mia copia di Orgoglio e Pregiudizio.
È come un manuale di vita.
Sfogliando le pagine, ho rinnovato il piacere di incontrare Lizzy e il suo amato Darcy.
Ripercorrendo la loro storia, nella testa è risuonata una domanda:
"Esiste ancora l’amore che resiste, anzi, viene alimentato dalla distanza?"

Fino a poco tempo fa non ero completamente cosciente delle conseguenze inevitabili della scelta che ho fatto.Nella mente paragonavo i mesi ad un battito di ciglia. Non mi preoccupava la distanza, il fuso orario, l’impossibilità di dare e ricevere una carezza.Continuavo a ripetermi 
"Tanto c’è Skype"

Come faceva Lizzy a stare lontana da Darcy per così tanti mesi? E senza Skype poi!Come poteva resistere un sentimento come l’amore,che necessita di essere coltivato giorno dopo giorno?Allora ho pensato anche alla storia dei miei nonni materni. 

Un istante felice delle nozze dei nonni


Quando mio nonno ha iniziato a fare la corte alla nonna si conoscevano solo di vista e i loro incontri si limitavano a brevi dialoghi fuori dall’ingresso dell’oratorio. 
Mi sembra di poter provare sulla pelle l’emozione di mia nonna all’avvicinarsi del breve incontro, ai sogni di un futuro insieme.
In puro stile Austen, mio nonno è poi partito per il servizio militare. Significava passare un anno lontani, avendo la possibilità di comunicare solo tramite lettera. 
Nonna aspettò il nonno. E, banalmente, vissero insieme felici e contenti.
La domanda resta sospesa nell’aria:
"Oggi ci concediamo ancora la possibilità di vivere un amore senza confini?"

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