Via Beckwith 3 1066 Torre Pellice (Torino) Tel 0121/932566 orari: giovedì, sabato e domenica 15.00/18.00 altri giorni su prenotazione
Sorto fin dal 1889 in altra sede, si è trasferito nell'ex Convitto valdese eretto nel 1922 in memoria dei caduti della Prima Guerra Mondiale e dal 1991, ampliatesi con la sezione etnografica, il museo di Torre Pellice è di fatto l'istituzione cui fanno capo le altre realtà conservati-ve-museali della comunità delle Valli valdesi e ne coordina il sistema. Sono altre otto, infatti, sparse sul territorio, le raccolte che raccontano la storia dei Valdesi.
Val d'Angrogna - Odin Bertot: l'ambientazione originaria e il materiale esposto rievocano una delle numerose scuole create su iniziativa del generale Beckwith (1800) e il museo della donna documenta il ruolo della donna nella vita contadina e religiosa della valle. Rorà: il museo è situato in una delle più antiche case del borgo.
Al pianterreno la documentazione sulla pietra di Luserna, il famoso gneiss lamellare estratto da oltre due secoli nelle locali cave, visitabili in collegamento al museo. Frali e Val Germanasca: è situato in uno dei più antichi luoghi di culto valdesi (1556) ed illustra la storia della Val Germanasca: un'ampia sezione è dedicata alle miniere di talco, vi è una pregevole raccolta di campioni di minerali e una ricca documentazione fotografica su flora e fauna della valle.
Massello - La Balsiglia: allestito nel 1939 e sistemato nei locali della scuola locale, il museo ricorda un periodo significativo nella storia dei Valdesi in Piemonte, gli anni del loro esilio in Svizzera e Germania (1687), il rientro in patria nel 1689 e la strenua resistenza alla Balsiglia nell'inverno 1689/90.
San Germano: inaugurato nel 1985 documenta la condizione femminile attraverso la storia e l'attività del paese. Particolare importanza hanno le vicende del cotonificio Widemann, che tanta parte ebbe per l'economia della valle tra l'Ottocento e la prima metà del secolo in corso.
Pomaretto: è un'esposizione di antichi mestieri illustrati da modellini in legno - scolpiti da Carlo Ferrerò e vestiti dalla moglie Enrichetta -corredata da ampi pannelli esplicativi relativi ai processi lavorativi ed agli attrezzi artigianali. Particolarmente interessante la descrizione del lavoro in miniera, secolare attività tipica della valle.
Sono consigliati almeno due giorni da dedicare all'argomento e per ogni informazione in proposito va contattato il museo di Torre Pellice o l'Ente Tavola Valdese.
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