Chi frequenta questo blog lo sa, noi siamo un blog di nicchia, un posticino speriamo accogliente per chi come noi ama leggere storie d'amore, in particolare storie d'amore a lieto fine.
L'amore che si racconta qui, declinato in lingue , colori, sapori e ambientazioni diversi ha infatti come denominatore comune il finale: l'happy ending è d'obbligo, se no non è romance.
Chi è appassionato a questo genere lo preferisce ad altri tipi di letture proprio per questo, perchè leggere di amori felici, dove alla fine anche le situazioni sentimentali più intricate si appianano e nessuno dei protagonisti muore o se ne va o sceglie un altro partner, è consolatorio, rilassante, appagante. Fa stare bene, insomma.
Ma se ci piace leggere romance non significa che ci aspettimo che la realtà sia sempre così, anzi. Forse è proprio per questo che ci piace: perchè nella realtà di tutti i giorni (basta guardarsi un po' in torno) l'happy ending non è un dato per nulla scontato nelle storie d'amore,anzi. Nella vita di tutti i giorni amare è spesso molto più complicato, più sofferto, più nevrotico, a volte persino più drammatico di come leggiamo nei libri.
Lo sappiamo bene. Ecco perchè abbiamo scelto di presentarvi questo libro, uscito a giugno dall'editore Salani, che non è un romance e che anzi in qualche modo del romance è proprio l'antitesi. E ringraziamo l'autrice, Lidia Castellani , per avercelo segnalato. Quello raccontato è uno spaccato di vita in cui l'amore non solo non fa più rima con cuore, ma nemmeno con tutto il resto. Una storia di quelle che purtroppo si legge anche troppo spesso nella cronaca nera dei giornali, soprattutto ( chissà perchè) in estate. Una storia che fa riflettere sulla condizione femminile e su come, a volte, i sentimenti possano essere sfruttati per appagare un proprio desiderio di sopraffazione.
No, non è romance, ma è un libro che ci farà comunque riflettere sulla vera natura dell'amore.
“A un certo punto mi sono accorta che un tratto comune a molte mie amiche è l’infelicità amorosa. Me ne sono accorta in maniera definitiva la mattina in cui una di loro mi ha sorriso dalle locandine dei giornali locali, dopo aver conquistato suo malgrado la notorietà cittadina per essere stata uccisa dal marito nel sonno. A lei ho dedicato questo libro.”
Lidia Castellani
LA STORIA
È una mattina come tante, ma da oggi niente sarà più come prima. Emma è stata uccisa dal marito, un uomo depresso che quando "entrava in una stanza era come se andasse via la luce". La sua morte, un caso di cronaca quasi banale nella sua agghiacciante frequenza, sconvolge le donne del condominio. C’è Lara, che si tormenta per non essere mai andata oltre il saluto sulle scale e la promessa di vedersi per un caffè e c’è Elisa, che proprio la mattina del delitto scopre per caso il marito a letto con un’altra. Una storia senza importanza, assicura lui, "una scopata senza seguito", ma Elisa si tormenta, oscillando pericolosamente tra il tarlo devastante del sospetto e il bisogno di credere all'uomo che ama. Come uscirne? Perché le donne insistono a picchiare contro il proprio dolore come mosche contro un vetro chiuso? Domande a cui le protagoniste riusciranno a dare risposta in un romanzo attualissimo e di grande impatto, che scava nel dolore con lo sguardo ottimista di chi considera sempre possibile un riscatto dall’infelicità.
(Il romanzo è stato selezionato per il premio Bancarella 2010)
L'AUTRICE
Lidia Castellani, che ha esordito nella narrativa con Mamma senza paracadute, romanzo vincitore del premio "Comunicare i diritti umani" della Free Lance International Press con il patrocinio di Unesco Italia / Parigi, è scrittrice, germanista, giornalista, ha collaborato con varie testate italiane e straniere, ed è traduttrice letteraria di autori tedeschi contemporanei, tra cui, in particolare, Herta Müller, premio Nobel per la letteratura 2009.
IL CORPO NON SBAGLIA- In nome del''amore e altre assurdità di Lidia Castellani, ed. Salani,giugno2010, pp.284, €15