Lo chiamavano Jeeg Robot (o la riscossa del cinema italiano)

Creato il 18 marzo 2016 da Signorponza @signorponza

Ultimamente ho questa netta sensazione che il cinema italiano ci stia davvero provando a farcela. E per "farcela" intendo tornare a riproporre film che abbiano delle trame ragionate, che puntino a raggiungere quantomeno un dignitoso livello qualitativo e, soprattutto, che abbiano qualcosa di originale da dire. Sicuramente Perfetti sconosciuti è uno di questi casi, ma lo è ancora di più Lo chiamavano Jeeg Robot.

Trama: Nei giorni in cui Roma è scossa da alcuni attentati, Enzo Ceccotti ( Claudio Santamaria) si guadagna da vivere con piccoli furti. Durante un inseguimento, finisce nel Tevere, dove entra a contatto con delle sostanze radioattive. Il giorno successivo Enzo è coinvolto in un affare per conto della banda guidata dallo Zingaro ( Luca Marinelli - ICONIC), durante il quale scoprirà di avere dei poteri straordinari.

Intendiamoci: se fossimo stati negli Stati Uniti non saremmo di sicuro qui a parlare di un film originale e, a tratti, capolavoro. Però siamo in Italia e va dato atto al regista ( Gabriele Mainetti) di aver avuto molto coraggio nel proporre un genere, quello dei supereroi, in salsa tricolore, riuscendo a pieno nell'esperimento.

Riconosco inoltre due grandi meriti a questo film: il primo è aver creato dei personaggi interessanti, fuori dagli schemi e ben caratterizzati (e no, non sto parlando dei muscoli di Claudio Santamaria, che ha messo su 20 kg per fare questo film); il secondo merito è quello di aver dato il giusto spazio alla musica italiana anni '80, di cui lo Zingaro è un amante. Come si può evincere da questa clip (NO SPOILER).

Inutile dire che, una volta terminata questa scena, mi sono alzato in piedi in sala e ho cominciato a battere le mani come una Danielona di Uomini & Donne qualunque.

In definitiva Lo chiamavano Jeeg Robot si porta a casa 4 Anne Praderio su 5, facendomi notare che ultimamente sono un po' monotono nei miei giudizi.

PS: se volete leggere un articolo che ho scritto per gli amici di Yahoo Italia, ispirato da Lo chiamavano Jeeg Robot, potete farlo qui.

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