Regia: Nicola Palmeri
Il documentario ripercorre la lunga carriera dell'attore siciliano TANO CIMAROSA (scomparso nel 2008) attraverso i racconti del protagonista, la voce del compianto Gregorio Napoli (che in alcuni frangenti imita le gag di Ciprì e Maresco che lo videro spesso protagonista) e le testimonianze di Giuliano Gemma, Nino Frassica, Leo Gullotta, Tony Sperandeo, Franco Nero e altri artisti e attori amici di Tano Cimarosa.
Il ruolo di Zecchinetta ne Il giorno della civetta (Damiano Damiani, 1967) impose il volto di Tano Cimarosa nel panorama cinematografico italiano, facendone uno dei caratteristi più richiesti dai registi di casa nostra.
Tutto questo ha concorso (insieme ad altri fattori) a portare alla scomparsa di un mondo che ha contribuito in maniera determinante a rendere "grande" il cinema italiano dagli anni '50 sino alla fine degli '80 e di conseguenza ad un impoverimento di quello attuale.
Una galleria sterminata di volti e personaggi di secondo piano, che con professionalità e impegno hanno arricchito tante pellicole.
Tano Cimarosa è stato uno dei più grandi esponenti di questa categoria di attori, prendendo parte ad oltre 50 film.
Palmeri racconta il Cimarosa attore, attraverso annedoti, ricordi, incontri.
Descrive con precisione l'uomo che si fece maschera grazie al talento naturale che lo rese il più siciliano dei siciliani da film.
"Lo chiamavano Zecchinetta" non è un documentario che si prefigge di esaltare le doti di Tano Cimarosa, ma piuttosto cerca di trasmettere, con leggerezza e sponataneità, la passione e forse anche quel pizzico di orgoglio di un artigiano della recitazione, di un puparo messinese che divenne attore.
per saperne di più: "Lo chiamavano Zecchinetta", un docufilm in download gratuito per uno dei più grandi caratteristi siciliani" (cinerepublic)