Tra oggi e domani concludo l'interessante discussione su noi, bohème senza alternativa (sentitevi comunque liberissimi di continuare a commentare, ci mancherebbe!). La disamina sullo stato disastroso dell'arte e della cultura popolare italiana, quest'ultima forse mi sta ancora più a cuore, meriterebbe un saggio, lo so, ma accontentatevi di questi post.
Oggi, per esempio, vi presento il mio personale eroe di quest'estate. Si chiama Fabio Rizzo, nome d'arte Marracash, ed è un cantante rap milanese. Stupiti? Scandalizzati? Bene! Non dovete mai dare nulla per scontato :)
Dunque, chiariamo: io di rap non ci capisco quasi nulla (come di musica in generale), e di Marracash conosco giusto due canzoni, quelle che mi capita di sentire in autoradio ogni tanto. Questa Stupido è però geniale. Semplicemente: geniale.
Se volete sapere come si comportano i ragazzi di Milano nei confronti della “cultura”, popolare o elevata che sia, ascoltate Stupido. Un sociologo potrebbe scrivere un libro di mille pagine, senza riuscire a contestualizzare il problema in modo così perfetto.
Il fatto che ci sia riuscito Fabio Rizzo dal quartiere della Barona (chi è milanese sa cosa vuol dire), è perfino più gustoso. Mi dà l'idea della rivolta dello schiavo o, meglio ancora, della presa di coscienza dell'animale allo zoo. Che poi magari sia tutto costruito a tavolino, non me ne frega niente.