LO HOBBIT – LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE (The Hobbit: The Battle of Five Armies)

Creato il 21 gennaio 2015 da Ussy77 @xunpugnodifilm

E Bilbo tornò a casa…

Episodio conclusivo della trilogia Lo Hobbit, Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate mantiene le promesse, ma conferma le remore che si porta appresso fin dal primo episodio.

Dopo aver allontanato il drago Smaug dalla fortezza nanica, Bilbo e i suoi compagni di viaggio vi si stabiliscono all’interno. Tuttavia ciò che preoccupa chiunque è l’atteggiamento di Thorin che, attratto dal denaro, comincia a dare segni di pazzia. Nel mentre al di fuori del palazzo si assembrano un’orda di orchi, un esercito elfico e un gruppo di uomini.

Cosa lascia allo spettatore la trilogia de Lo Hobbit? La domanda è lecita ed è normale anche proporla al grande pubblico, che ha seguito con passione le avventure di Bilbo Baggins e del gruppo di nani capitanati da Thorin. Perché dopo aver assaporato in modo autentico le vicissitudini de Il signore degli anelli, Peter Jackson ha catapultato nuovamente lo spettatore nel fantastico mondo della Terra di Mezzo, costruendo attorno alle vicende di Bilbo e dei suoi compagni una cornice epica, da kolossal, da capolavoro cinematografico. Purtroppo però Lo Hobbit (per come è stato concepito anche dallo stesso Tolkien) non possiede quella carica magnetica, coinvolgente e appassionante de Il signore degli anelli. E tutto ciò era già chiaro dal primo episodio, quel prodotto tanto delicato e inoffensivo che aveva immediatamente etichettato Lo Hobbit come un progetto a uso e consumo familiare, una vicenda molto più semplice e meno sfaccettata. Difatti la prima impressione lasciava presagire che Lo Hobbit non avrebbe ottenuto gli unanimi consensi che Il signore degli anelli aveva ricevuto. E tutto ciò è stato confermato nel proseguo del progetto, che ha mostrato lacune strutturali e una sola e fervida convinzione: allungare il brodo il più possibile.

Difatti Lo Hobbit - La battaglia delle cinque armate è l’emblema della volontà di Jackson di spolpare il più possibile la storia che, anche dal punto di vista letterario, era stata ideata come un degno, ma semplicistico corollario. Difatti il film è diviso in due tronconi e il primo di questi si dilunga eccessivamente nella preparazione di una guerra “fratricida” fondamentalmente insensata, nella quale fa perennemente capolino la pazzia di Thorin, sempre più marcata e visionaria. Tuttavia nella seconda parte della pellicola giunge finalmente quello che lo spettatore si aspettava: una lunghissima battaglia, nella quale il “bene” combatte il “male” con tutte le proprie forze. Detto ciò si può facilmente affermare che lo spettatore assiste a uno spettacolo che non aggiunge nulla di nuovo alla storia, ai personaggi e alle loro caratterizzazioni. Ed è probabilmente questo il maggior difetto di una pellicola che appassiona (a tratti) e che si fa coinvolgente, ma non pienamente.

Suggestivo dal punto di vista visivo ed epico nelle scene di maggior impatto emotivo, Lo Hobbit – La battaglia delle cinque armate è la degna conclusione di una saga non all’altezza delle aspettative. Tutta colpa di Jackson che ha voluto mascherare una storia innocua e dall’aspetto lieve in un kolossal dai grandi numeri e dall’altissimo tasso di avventurosa emotività? Quasi certamente; che abbia chiesto troppo al “libello” di Tolkien?

Uscita al cinema: 17 dicembre 2014

Voto: **1/2


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