LO HOBBIT – LA DESOLAZIONE DI SMAUG (The Hobbit – The Desolation of Smaug)

Creato il 14 dicembre 2013 da Ussy77 @xunpugnodifilm

Elfi, orchi e un drago assetato di potere. Una pellicola che trasuda epica ed emozione

Se Lo Hobbit – Un viaggio inaspettato pareva una “scampagnata” formato familiare, diversamente Lo Hobbit – La desolazione di Smaug assume toni cupi e maligni, cavalcando la dimensione del coraggio e ostentando un villain maestosamente enorme.

Bilbo, Gandalf e i 12 nani continuano nel loro viaggio ma, a un passo dalla meta, Gandalf deve abbandonare il gruppo per affrontare prove più impegnative da solo. I nani raggiungono Pontelagolungo (paese alle pendici della montagna) e Thorin Scudodiquercia, deciso a riprendersi ciò che gli spetta di diritto, sceglie di non aspettare il mago e proseguire nella sua impresa.

Jackson riadatta Tolkien, lo riscrive e calca la mano in favore di un trilogia che assume sempre più le proporzioni di un preambolo di ciò che abbiamo potuto già ammirare con i film de Il signore degli anelli. Difatti l’operazione tentata del regista neozelandese è quella di “allungare il brodo”, ampliare temi e contenuti di un libro (Lo Hobbit), che Tolkien aveva trattato con leggerezza e che non aveva nessuna correlazione con il suo capolavoro (scritto vent’anni dopo) Il signore degli anelli. E il tentativo, se nella prima pellicola sembrava pretestuoso e arrogante, nel secondo episodio prende forma e assume le dimensioni di una vicenda epica a tutti gli effetti. Una prova di forza non solamente dal punto di vista visivo (Jackson insiste con l’intenzione di girare l’intero film in 48 fotogrammi anziché con i canonici 24, scelta che “pulisce” inverosimilmente l’immagine, facendola apparire paradossalmente finta, posticcia), ma anche dal punto di vista narrativo. Perché la “compagnia” dei nani, capitanata da Thorin Scudodiquercia con l’aggiunta dello scassinatore mastro Baggins, va incontro a un male assoluto, incarnato dal drago Smaug, dietro il quale si cela un potere ancora più forte in grado di divorare il Mondo intero.

Ne Lo Hobbit – La desolazione di Smaug si respira aria di terrore, la fotografia cambia tonalità cromatica (l’oscurità la avvolge) e lo spettatore si sente catapultato all’interno di un microcosmo riconoscibile, che ha già saputo assaporare e amare. È questo il punto di forza di una pellicola che non porta con sé contenuti edificanti o particolarmente introspettivi, ma si trascina appresso un’aura epica ed emozionale, nella quale entra a far parte Bilbo, personaggio che cambia il suo atteggiamento e che diviene parte attiva di una vicenda che, precedentemente, l’ha visto (a tratti) in disparte. Il suo coraggio (e il suo “tesssoro”) divengono peso e misura di un viaggio che lo mette di fronte a esperienze mai vissute e a decisioni che lo trasformano da pedina a eroe senza macchia.

Lo Hobbit – La desolazione di Smaug è uno spettacolo dinamico e coinvolgente, che ha un obiettivo ben preciso: sostenere e traghettare la vicenda fino al climax conclusivo, nel quale appare Smaug (nell’originale doppiato da Benedict Cumberbatch), un mostro dalle dimensioni e dalla caratterizzazione maestosi. Un villain degno di questa etichetta, che catalizza l’attenzione dello spettatore (e di Bilbo) negli interminabili (e pregnanti) 40 minuti finali.

Ora l’attesa è spasmodica e il terzo capitolo è alle porte; Jackson saprà stupirci ancora una volta?

Uscita al cinema: 12 dicembre 2013

Voto: ***1/2


Potrebbero interessarti anche :

Possono interessarti anche questi articoli :

  • 10 migliori Draghi dello schermo

    Draghi. Avete visto l’ultima di Game of Thrones? E la penultima? Che forza quel Drogon che fa flambè mazzi di persone e poi se ne vola via con Deanerys come se... Leggere il seguito

    Il 16 giugno 2015 da   Paopru
    CINEMA, CULTURA
  • Tolkien alla ricerca di un seguito per Lo Hobbit

    L’editore Stanley Unwin, della Allen Unwin, dopo la pubblicazione de “Lo Hobbit” nel settembre 1937 chiese a Tolkien un seguito della storia, che aveva avuto... Leggere il seguito

    Il 12 giugno 2015 da   Alfa
    CULTURA
  • Camera iperbarica di Francesco Pesce

    La camera iperbarica….. ops… pardon…… La camera delle bestemmie, una sera di giugno.Colonna sonora After dark di Tito Tarantula.Una sera,come tante altre. Leggere il seguito

    Il 12 giugno 2015 da   Taxi Drivers
    CINEMA, CULTURA
  • Addio a Christopher Lee

    Solo oggi si è saputo che domenica 7 giugno è scomparso Christopher Lee, al secolo Christopher Frank Carandini Lee nato a Londra il 27 maggio 1922 ma con... Leggere il seguito

    Il 11 giugno 2015 da   Eva Gatti
    CINEMA, EVENTI
  • Un ricordo di Christopher Lee

    Chistopher Lee Il grande attore inglese Christopher Lee (Carandini Lee, Christopher Frank), fascinosa icona del cinema horror britannico, è morto domenica... Leggere il seguito

    Il 11 giugno 2015 da   Af68
    CINEMA, CULTURA
  • Classifiche: 7 giugno 2015

    1 (1) Giorgio Faletti, La piuma, Baldini Castoldi; 2 (2) Andrea Camilleri, La giostra degli scambi, Sellerio; 3 Silvia Zucca, Guida astrologica per cuori... Leggere il seguito

    Il 08 giugno 2015 da   Martinaframmartino
    CULTURA, LIBRI