Lo aspettavamo, lo aspettavano tutti (per quanto mi riguarda non quanto aspettavo The Dark Knight Rises, ma io sono di parte u.u). Ed è arrivato. E non ha deluso nemmeno un po'.
Siamo arrivati un po' tardi, o meglio, il film iniziava alle 18.50 e ci siamo detti: "Vabbè, tanto finché fanno la pubblicità ce la facciamo ad arrivare". E' stato l'unico film che abbia mai visto al cinema senza pubblicità: è iniziato a quell'ora puntuale. Vabbé, ci siamo persi solo un paio di minuti, niente di che.
Parto subito col dire che le atmosfere de Il signore degli anelli, qui le ritroviamo in tutta la loro magia, soprattutto nella Contea, a Gran Burrone, nelle foreste. All'inizio il film potrà sembrare un po' troppo lento, forse perché Jackson voleva ricalcare al massimo il ritmo narrativo di Tolkien. Ma subito dopo diventa molto più fluido e ritmato.
"In un buco della terra viveva un Hobbit". Il film non inizia con questa frase, ma inizia così il racconto di Bilbo Baggins, che SPOILER sta scrivendo il pomeriggio della festa del suo compleanno, proprio quello che troviamo all'inizio de Il signore degli anelli. Lo stesso compleanno in cui annuncia che se ne va e lascia l'anello a Frodo. Un Frodo che fa la sua apparizione immancabile all'inizio de Lo Hobbit, con un Wood che non sembra invecchiato affatto di una decina di anni. FINE SPOILER.
Il racconto procede senza impappinamenti, devo dire che prende quasi quanto il libro, a tratti anche di più di questo. Immancabili i richiami a Il signore degli anelli, sia al libro in sé per sé, sia, e soprattutto, al film di Jackson, a livello visivo e immaginario, intendo. Ma c'era da aspettarselo: aver dato fisionomia alle parole di Tolkien è stata la chiave per la bellezza del film. Quindi SPOILER troviamo il Nazgul, Gran Burrone, le caverne dei Goblin che si rifanno chiaramente a quelle "industriali" di Isengard ne ISDA, Gollum, il rimando stesso alla festa di Bilbo, le colonne sonore stesse, alcune sono le medesime della trilogia, e via dicendo. FINE SPOILER.
Non intendo entrare nei dettagli, fare critiche che non stanno né in cielo né in terra. Lungi dall'essere un critico pedante e noioso. Il film mi è piaciuto, e lo consiglio a tutti. Forse non sono ancora troppo convinto di Bilbo: nel libro è più allegro, ingenuo e bonaccione, mentre nel film ha quella serietà in più, a volte un po' troppo evidente, che sembra discostarlo dallo scritto Tolkieniano. Anche il fatto di averlo visto in 3D mi ha un po' infastidito. Oddio, bellissimi gli effetti, e rende parecchio, paradossalmente molto di più di tutti quei film-spazzatura-senza-trama girati appositamente per il 3D. Il problema è la scomodità degli occhiali, con 'sti occhialoni grossi col nasello che ti copre il centro della visuale e i riflessi delle lenti, molto fastidiosi. Per non parlare del male che facevano dietro le orecchie.
Menzione d'onore per Manu Bennett nei panni di Azog: mastodontico, possente e furioso. Il mio preferito in Spartacus e il mio preferito ne Lo Hobbit. Anche se a volte mi son chiesto se dietro le sembianze dell'orco ci fosse anzi Khal Drogo: praticamente parlava in dothraki! A parte tutto, bravissimo Bennett, davvero.
Sì, decisamente, un gran bel film: mi è sembrato di tornare 10-11 anni indietro, quando vidi la trilogia de ISDA a cinema, con il senno di poi però, con una più attenta concezione e conoscenza del mondo del cinema e di Tolkien. Penso che un po' a tutti piacerà pensarla in questo modo. Soprattutto quando Gandalf dirà a Bilbo, mentre gli consegna la futura Pungolo, qualcosa tipo: "Scoprirai che il coraggio non sta nel togliere la vita a qualcuno, ma in quando risparmiargliela." E lì, pensi subito a Gollum. SPOILER Se Bilbo non gli avesse risparmiato la vita, laggiù nelle grotte, Gollum non avrebbe mai distrutto l'anello, anni dopo. FINE SPOILER. Quando vediamo il mondo di Tolkien sul grande schermo ci sentiamo tutti parte di quell'immaginario magico e surreale, da cui spesso non vorremmo uscire. Grazie a Lo Hobbit adesso è possibile tornare a viaggiare e combattere nella Terra di mezzo, proprio come una decina di anni fa
Dr. Jekyll
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Ok, lettori avvisati, mezzi salvati. Andrò un po' (un po'??? Sempre!) a braccio, così come mi viene, quindi niente noie, eh? ;P
Da quando lo stavo aspettando? Da quanto? La trepida attesa ha avuto fine, alleluja! Certo, mi son persa il titolo di testa, ma vi pare che un cinema non metta la pubblicità? Quando serve non c'è! E sto ancora rosicando per questo. Vabbé, fatto sta che finalmente siamo entrati in sala e, mentre un Bilbo è preso dalla scrittura del racconto hobbit, "andata e ritorno" di cui già c'era accenno nella trilogia del Signore degli Anelli, noi schiacciamo i piedi della gente che non lasciava raggiungere i nostri posti. Sai che se non fai passare ti rimango davanti e non ci vedi comunque?
La parte iniziale richiama lo spirito degli abitanti della Contea: c'è rispettabile tranquillità, c'è allegria, c'è leggerezza. Finché il buon-giorno di Bilbo Baggins non viene scombussolato dall'arrivo di Gandalf, e con lui, della combriccola di nani. La loro ironia e simpatia è inevitabilmente presente, e signori, che brividi quando iniziano con quella canzone... mi piace, mi piace!!! (e infatti m'è rimasta in testa per tutto il giorno, ti pareva?)
"Perché il mezz'uomo?"
"Forse perché io ho paura, e lui mi da coraggio"
Delizioso il riutilizzo di alcuni temi musicali della trilogia, quando ci sono rievocazioni di posti e di persone già conosciute dal pubblico: come ad Hobbitville così a Gran Burrone, ci stanno benissimo e non vanno in contrasto coi nani, che appena riprendono piede nelle inquadrature portano con sé le loro note basse, tipiche.
Fantastiche le scene di combattimento, meravigliosa la lotta tra i tuoni, e poi c'è Gollum.
Direte voi, possibile che non ci siano pecche? Oh si, vediamo... la musichetta che c'hanno messo quando Azog si gira e scopriamo che è ancora vivo? Dài su, da film anni '90, quelli delle 4 di domenica pomeriggio! Ma le pecche più pacche sono imputabili a noi cari italiani. Noi e il nostro doppiaggio. Non che io abbia niente contro il doppiaggio in generale, sia chiaro, anche perché mi dà da mangiare. Ma su. come si fa a fare certe cose? No, non sto per parlare della voce di Proietti su Gandalf. Perché no. Perché lui mi è piaciuto, ci sta bene. Poco mi importa se non si avvicina a quella di Musy o se non ha le sue stesse inflessioni. Se non ci pensi te lo godi. Bello.
Infine, non ho detto niente riguardo il 3D. Ecco, questo è un buon uso della tecnologia 3D: non cose strafatte soltanto per gli effetti speciali, ma semplicemente inquadrature epiche che ti fanno stare così tanto dentro il film che non pensi "ammazza che grafica" ma "andiamo ad ammazzare sto drago!". E niente, cose così delicate come una farfalla che ti viene in contro e tu allontani la testa perché gli insetti ti fanno schifo, ma sai di non poterla schiacciare perché è importante quello che deve fare.
Ok. Finito lo sproloquio. Rimane solo una cosa da dire. VOGLIO VEDERLO A 48 FPS.
A dicembre prossimo, cari nani, e caro hobbit.
-Miss Hyde-
ps: ve la metto in testa anche a voi, tiè!