Visto al cinema.
Il giovane Bilbo viene precettato per aiutare un gruppo di 14 nani per liberare la loro antica capitale del regno, ora tenuta in scacco da un drago. La vicenda (divisa in tre capitoli) mostra la nascita dei rapporti di Bilbo con Gandalf, il ritrovamento dell’anello e il classico romanzo di formazione per lo hobbit.I difetti che erano ovvi anche prima di vedere il film sono tutti racchiusi nel libro originale, Lo Hobbit è un libro per bambini, quindi decisamente più ingenuo de Il signore degli anelli, ed è un libro di circa 300 pagine; folle quindi tirarci fuori un film di 3 ora, figuriamoci una trilogia di 9!
Eppure a vedere il primo capitolo ogni dubbio viene immediatamente tolto. La storia è permeata da una ironia più ingenua, specie nella parte iniziale, ma ben presto il clima ed il tono passano ad assomigliare a quelli del Signore degli anelli (solo qualche concessione è data ogni tanto all'infantilismo, come nella figura del Bruno). Per quanto riguarda lo svolgimento della trama, bisogna riconoscere una certa rilassatezza (ed un uso eccessivo delle canzoni), ma come la compagnia si mette in marcia cominciano tre ore di azione continua in un tuor de force difficile da credere, ma assolutamente avvincente, anzi n alcuni momenti il repentino succedere di eventi è pure eccessivo. Per quanto possa essere esile la trama iniziale, il film si dilata adeguatamente e dopo tre ore ci si ritrova a chiederne ancora come un tossicodipendente.
Inoltre la trama è ben scritta, nel senso che è un film che viene dopo una trilogia enorme, lo sa e allora strizza un occhio al pubblico ogni volta che può, racconta eventi, dice cose, lascia presagire fatti, che tutti già sanno.Non l’ho, volutamente visto in 3D e non l’ho, purtroppo, visto in 48 fps. Recupererò con i prossimi due.
PS: cast spesso noto, che è un piacere rivedere riunito, unico difetto il povero Christopher Lee che appare veramente vecchio e ormai poco capace di tenere una parte.