Lo studio ha preso in esame 62 pazienti affetti da moderata depressione che si sono sottoposti a una terapia cognitivo-comportamentale per un periodo di prova di 8 settimane. I pazienti sono stati divisi in due gruppi uguali:metà di loro ha affrontato una terapia tradizionale con uno psicologo una volta alla settimana e dei compiti da svolgere a casa, e l'altra metà è stata assegnata a una terapia online, che consisteva in alcuni compiti scritti con conseguente feedback del terapeuta (ma senza interazione neppure via chat).
Alla fine delle 8 settimane di terapia entrambi i gruppi avevano ottenuto buoni risultati. Con una piccola differenza: la depressione non era più diagnosticabile nel 50% dei pazienti che avevano scelto la terapia vis-a-vis e nel 53% dei pazienti in web therapy.
A tre mesi dalla fine del trattamento, la sorpresa: la depressione nei pazienti trattati online era diminuita ulteriormente, dal 53% al 57%, mentre i pazienti trattati in modo convenzionale avevano avuto delle ricadute, e la percentuale di guariti era scesa dal 50% al 42%.
Come si spiega? Secondo i ricercatori, i pazienti online erano stati molto attenti a svolgere i compiti che gli affidava lo psicologo in quanto sapevano che era l'unico modo che avevano per progredire. In alcuni casi arrivavano a rileggere più volte la corrispondenza con il loro terapeuta. Ciò gli aveva permesso di riuscire a gestire pensieri negativi e comportamenti disfunzionali anche a terapia finita. Di contro la terapia online però vantava un numero maggiore di defezioni rispetto a quella tradizionale: 7 a 2. L'anonimato che è considerato uno dei vantaggi della web therapy ha infatti l'effetto collaterale di rendere più facile ai pazienti la fuga dalla cura. In ogni caso, secondo il ricercatore svizzero Andreas Maercker lo studio prova che "i servizi psicoterapeutici su internet sono un complemento efficace per la cura terapeutica".
Il limite della ricerca delle due università europee risiede nel limitato numero di pazienti analizzato e il periodo breve di analisi. Le sue conclusioni non possono essere definitive. Ma non è la prima volta che uno studio dimostra l'efficacia della terapia cognitivo-comportamentale online (ICBT). Nel dicembre 2012 è stata realizzata una meta analisi di tutti gli studi sul tema della web teraphy (sono oltre 1100) che dimostra che la terapia via internet, quando condotta in modo rigoroso e secondo le direttive degli psicologi, si è dimostrata efficace nel trattamento di alcune forme di depressione, delle fobie sociali, dell'ansia, di alcune disfunzioni sessuali e persino nella cura della dipendenza da gioco d'azzardo.
Fonte:http://www.focus.it/