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Ammetto di aver da poco intercettato questa realtà, che nasce dal web, quindi dall'etere e dall'etero mondo virtuale, per poi però, aggrapparsi con forza fino a smuovere le zolle più profonde del terreno: di quello che noi definiamo il mondo reale. Definizione ormai di categoria, per distinguerlo adesso senza troppo senso, dalle cose internettare.E' bella la definizione, che si può leggere nel sito: "Una comunità transazionale che è più democratica, e potrebbe essere più efficace, delle Nazioni Unite."Ma forse è troppo fumosa, poco concretizzabile, non adatta a qualcosa che non conosci minimamente - come è stato nel mio caso. Allora, andiamo oltre.Sempre dal sito
Avaaz, che significa "voce" in tante lingue europee, mediorientali e asiatiche, è stata lanciata nel 2007 con una semplice missione democratica: organizzare i cittadini di tutte le nazioni per avvicinare il mondo che abbiamo al mondo che la maggior parte delle persone ovunque vorrebbero.Avaaz dà la possibilità a milioni di persone che vengono da diverse strade di vita a impegnarsi su questioni urgenti di natura internazionale, dalla povertà nel mondo alle crisi in Medio Oriente al cambiamento climatico. Il nostro modello di organizzazione su internet permette a migliaia di sforzi individuali, anche se piccoli, di combinarsi rapidamente in una potente forza collettiva. Ben in 14 lingue grazie a un team di professionisti sparsi in 4 continenti e volontari in tutto il pianeta, la comunità di Avaaz si mobilita (firmando petizioni, finanziando campagne pubblicitarie, inviando e-mail e appellandosi a capi di governo, organizzando proteste su strada e altri eventi) per assicurare che il punto di vista e i valori dei cittadini in tutto il mondo siano presi in considerazioni nelle decisioni che riguardano tutti noi.Adesso si che ci siamo! Dunque, stante alle loro stesse parole, Avaaz è "un'azienda online", che organizza campagne politiche e sociali, raccogliendo firme, consensi, adesioni di ogni tipo, e che poi consegna il tutto ai suoi interlocutori. Avaaz, per quelli che "a pensar male non si fa mai torto", si autofinanzia. Non chiede i soldi a nessun governo e non sfrutta nessun ente: fanno tutto da soli. Una rete globale, con più di 6milioni di membri - 200mila in Italia: le campagne in corso in Italia sono numerose e riguardano per esempio, il bavaglio ad internet; la lotta al precariato; salvare l'Amazzonia; il Sudan...La responsabile italiana del progetto, è Giulia Innocenzi: si, quella di Annozero.
A me sembra una gran cosa...anche se sono arrivato tardi!Em