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Lo sapevo: dovevo farmi regalare un ventilatore

Creato il 29 dicembre 2011 da Infetta
Se, ciao buone feste anche a voi.

Dopo che Tina Knowles mise al mondo Beyoncè, la produzione di donne doveva fermarsi immediatamente.
Che senso ha considerarsi una donna quando tu con lei non centri nulla?
Mi hanno raccontato di donne che, dopo un suo concerto, non hanno dormito nello stesso letto con il marito per settimane.
Settimane.
Con quale coraggio guardi negli occhi il tuo uomo dopo che avete assistito ad un concerto di Beyoncè?
Con quale coraggio potrai anche solo pensare di regalargli qualche siparietto sexy come preliminare?
E' impossibile.
L'avete mai fatto quell'accenno di spogliarello per il vostro uomo?
Io sì.
Lo sapevo: dovevo farmi regalare un ventilatore
Nella mia testa doveva essere una cosa più vicina al famoso spogliarello della Loren con Mastroianni in Ieri, oggi e domani: quel misto di sensualità e divertimento, una cosa reale mica finta come quelli delle pubblicità dell'intimo. La Loren mica le fa le faccette, la Loren sorride.
Ce l'ho anche in camera il quadro della Loren che si leva la calza velata, sì: come santo protettore della mia femminilità.
Eppure.
Sembravo il fantsma simbolo dei Ghostbuster, la stessa faccia impaurita e quando finalmente ho preso in mano il controllo della situazione, quando mi sentivo proprio il potere scorrere nel corpo, lui in un momento di cannibalismo (come dargli torto) mi ha rotto le collant di Philippe Mantignon da 15 euro e per poco non scoppiavo a piangere.
Quindi per me niente "Abat Jour" di Henry Write come colonna sonora, l'unica abatjour a cui punto è quella da spegnere dopo aver visto questo ennesimo video di Beyoncè.
La spengo, sto al buio e in silenzio.
E' che io ci provo a far del mio meglio, ma mi manca sempre il ventilatore.
Senza il ventilatore, dove vuoi andare.
Lo sapevo: dovevo farmi regalare un ventilatore

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