L’ultima beffa del G8 in Sardegna è l’hotel mai costruito. Pensate che la bonifica dello spicchio di mare di fronte all’Hotel del G8 , alla Maddalena, dato in gestione dalla Regione alla Mita Resort del gruppo Marcegaglia , canone da 60 mila euro all’anno più 30 milioni post-bonifica, Bertolaso ha speso 72 milioni di soldi pubblici. I lavori sono stati affidati al cognato Francesco Piermarini : ma la pulizia della discarica marina non è mai stata completata. E così in porto le barche non possono navigare.
Non pervenuti nemmeno i permessi per l’hotel che doveva ospitare i capi dello Stato : prima fra tutti l’abitabilità. Mita le aspettava già questa estate le carte , ma la Regione Sardegna – proprietario di questo sito non ha ancora effettuato nemmeno la perimetrazione dell’area. E’ questo il quadro di Porto Arsenale , la struttura sorta dalle ceneri dello scandalo del G8 ( un affare costato 500 milioni di euro , 327 per le opere alla Maddalena , il resto per L’Aquila) che nei piani del gruppo Marcegaglia doveva diventare il porto turistico più importante del Mediterraneo. Ora potrebbe trasformarsi nell’ultima beffa della Maddalena.
Il 31 dicembre i lavoratori ancora sotto contratto con la Mita Resort se ne andranno a casa. Gli altri essendo stagionali se ne erano andati a settembre. L’unica azienda maddalenina che ancora lavora è la Roland Garden, che cura il verde.
Secondo il capitolato d’appalto , MIta – che ha ottenuto la concessione ad un prezzo vantaggioso- avrebbe dovuto presentare al Comune un piano industriale a garanzia che il suo business sarebbe stata anche un’occasione di rilancio per l’isola . Il piano ancora non si è visto . Il gruppo prima di fare altri passi vuole vederci chiaro. Cioè che le acque continueranno a essere infestate da idrocarburi – nonostante il Piano della Protezione Civile, e che la Regione mantenga le promesse, finora non l’ha fatto.
Mita non essendo nelle condizioni di poter sviluppare il progetto , valuterà l’ipotesi del suo impegno nell’affare del Porto Arsenale. I magazzini sono pieni di materiale ancora incellofanato. Se sono incellofanati non è certo colpa di Mita. La società sembra danneggiata dalla celerità(?) della Regione e dagli effetti imprevisti della Protezione Civile sull’isola.
Dietro la cricca aleggia un nuovo spettro : e cioè che Mita di qui a poco decida di riconsegnare le chiavi dell’ex Arsenale alla regione. “Il governatore Cappellacci se ne sta lavando le mani” tuona il consigliere comunale Mauro Bittu. Nell’arcipelago degli scandali e delle beffe c’è rabbia. L’hotel a 5 stelle sorto nell’ex ospedale militare dista un centinaio di metri dall’Arsenale : è costato 75 milioni , 742 mila euro a stanza. A febbraio 2010 Bertolaso promise che sarebbe stato fatto un nuovo bando di gara per l’assegnazione . Niente. Una cattedrale sul mare.
Ancora più nulla si sa del Water Front , il porto turistico cittadino i cui lavori dovevano partire ad ottobre. Doveva essere collegata al G8 anche quella : ma dopo gli scandali sulla corruzione è scivolata a data da destinarsi. Dieci milioni di fondi Fas , altri cinque provenienti dalle casse della Regione : ma è ancora tutto fermo.