Lo scemo del villaggio

Da Chiara Lorenzetti

Un giorno, lo ricordo bene, avevo uno zio che ora non c’è più. Viveva tra le risaie e le zanzare ed era un buono d’animo e cuore. Così buono che la sua bontà veniva spesso derisa, succede si sa, e lui cominciò a credere che fosse giusto essere deriso e diventò un po’ tonto. Allora la gente oltre a deriderlo cominciò a considerarlo un poco di buono, e lui che invece non era poco buono ma molto buono, cominciò a credere di essere davvero come lo descrivevano e diventò ancora più tonto.
Fu così che un giorno qualcuno passando gli disse “scemo” e da quel giorno divenne per lui normale, lui che era buono e alla fine un po’ tonto, diventare anche scemo. E siccome viveva in un piccolo villaggio, divenne di diritto lo scemo del villaggio.
Ma a ben vedere, ve l’ho detto, lui non era scemo davvero, ma s’era convinto d’esserlo, perché gli altri, la gente, lo avevano spinto a diventarlo. Così fu, così rimase, e così morì.

Viene quindi da pensare a tutti noi, a come siamo e a come ci convincono che siamo. Ed è così che se sei un po’ rotondetto ma ti dicono che sei grasso, lo diventi e per quanto dimagrirai, sarai sempre il ciccione.
E lo stesso accade con le cose dell’amore, quelle che non si toccano ma ci avvengono addosso.
C’è gente, e lo so e credo che tutti se ne conosca qualcuna, che per sorte avversa della vita, s’imbatte in una storia d’amore un po’ difficile e malsana, che finisce oltre l’altare, in un fosso sporco e desolato. Succede, talvolta, che anche la seconda storia d’amore avvenga un po’ complessa e così, la gente comincia a dirgli ” tu attrai solo storie sfigate e persone infelici e complicate“. Volete dire che non si convincerà che sia davvero così?
Che sia destinato solo all’infelicità? E che ricerchi apposta persone con cui relazionarsi che siano complicate e difficili?
E che rifugga la serenità perché convinto, al troppo dire di altri intorno a sé, di non meritarsela? Di non essere fatto per la felicità?

Occorre fare attenzione alle parole.
E dedicarsi solo alla serenità.
Perché nessuno nasce scemo, sfortunato in amore, ciccione, depresso, sfortunato.

Così, l’ho detto.

Chiara