Lo scheletro della testa: lavori realizzati dalla I EST

Creato il 19 maggio 2014 da Scienceforpassion @Science4passion
Dopo aver pubblicato l'anatomia del viso, realizzato con Blendspace, oggi vi propongo i lavori di alcune mie allieve. Per sceglierli tra tutti quelli realizzati, abbiamo fatto una votazione in classe; ai tre selezionati dalle ragazze ne ho aggiunti altri tre, scelti da me.
Dopo aver studiato insieme le risorse 1 - 7 pubblicate su Blendspace, ho chiesto alle alunne di realizzare un piccolo elaborato che le aiutasse a memorizzare i nomi delle ossa.Ritengo sia importante lasciare libertà di scelta nella realizzazione di questi lavori: ciascuno di noi ha un proprio metodo di memorizzazione e deve scegliere quello che gli è più congeniale.
Jennifer e Paola ci propongono due riassunti: uno chiaro, semplice e lineare, l'altro vivace, colorato ed arricchito con uno schema.

Riassunto realizzato da Jennifer


Riassunto realizzato da Paola

Cristina e Claudia ci propongono due disegni. Cristina punta sulla corrispondenza di colori tra i termini e il disegno per favorire la memorizzazione. Claudia, invece, realizza un bellissimo disegno a mano libera, colorato e realistico allo stesso tempo.

Disegno realizzato da Cristina


Disegno realizzato da Claudia


Infine, Silvia D. e Erica ci propongono uno schema.
Lo schema di Silvia ci aiuta a comprendere il concetto di ossa pari e ossa impari, con un lay out estremamente chiaro ed ordinato.
Erica, invece, abbina lo schema al disegno e, con l'uso dei colori, ci aiuta a distinguere lo scheletro della faccia (in azzurro) da quello del cranio (in rosa).

Lo schema di Silvia D.

Lo schema di Erica


Direi che sono piuttosto soddisfatta di questo connubio tra digitale e tradizionale, che stiamo realizzando in classe. Sfruttiamo gli strumenti tecnologici che la scuola ci ha messo a disposizione: sono un bel modo per arricchire le lezioni, senza dimenticare che, per studiare, le ragazze hanno ancora bisogno di creare, anche con carta e penna! La tecnologia è uno strumento, come lo sono i libri e i quaderni: utilizzandoli insieme ne può certamente uscire qualcosa di nuovo.
Chissà la prossima volta, magari, creeremo qualcosa anche con il tablet... Perché anche sperimentando si impara!
Tania Tanfoglio e le ragazze della I EST

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