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L’italiano è sicuramente una lingua affascinante tanto quanto complessa. Oltre ai vari aspetti, gerghi, dialetti, l’italiano ha anche una lingua che noi stessi non comprendiamo fino in fondo: il burocratese. Oltre ad usare nei documenti formali un linguaggio parlato nel 1930 solo dalla classe dotta e, oltre a sconvolgere il normale costrutto della frase rendendo incomprensibile tutto, il burocratese è anche pieno di fantastiche sigle ed acronimi il cui significato penso sia sconosciuto anche a chi di burocratese si intende. Partiamo dal fatto che non potrei essere una buona guida nel magico mondo degli acronimi e delle sigle burocratiche, ma le più note ai molti non sfuggono alla conoscenza comune . Signori ecco a voi l’Iva,una delle tasse che ognuno di noi paga ogni giorno. Ebbene sì, ogni volta che comprate una qualunque cosa al prezzo di base è aggiunto un 22% che è appunto questa tassa. L’iva è l’incubo dei liberi professionisti che ricevono cartelle esattoriali abbastanza salate per il pagamento della stessa.Per i comuni mortali l’avere una casa vuol dire essere legati alla tares ( tassa rifiuti) questa sostituisce la vecchia Tarsu e la Tia, all’ici ( tassa comunale sugli immobili) , ecco poi l’imu ( imposta regionale) che ultimamente è stata integrata dalla mini imu.
non perdetevi il video di Asterix e la burocrazia in Roma che trovate nel link sottostantehttp://www.learnitalianow.net/2013/11/how-to-survive-to-bureaucracy-in-italy.html