"Lo scorrere del tempo ritorna ad opprimermi ancora.Non è così insistente, ma quell'alito lo sento fisso lì, di nuovo, quasi a mettermi fretta. A ricordarmi che devo stare sempre in movimento.Vorrei finalmente solo prendere fiato e godermi l'aver imparato ad aspettare. Con pazienza e senza sbuffare come mi hanno insegnato da bambina e io, puntualmente, mi ribellavo.Ho sempre voluto correre, andare avanti e aggiungere ogni giorno cose nuove alla mia vita: passioni, entusiasmi, momenti di gioia, lacrime e amori. Ho amato da sempre che scorressero liberi con me e questo m'ha salvato la mente quando sono stata costretta a fermarmi.
La mia corsa è rallentata. Una pausa difficile da sopportare fin quando ho capito che si può andare avanti in modo diverso.Un giorno, all'alba, ho apprezzato di nuovo la luce del sole che stava nascendo. Non scorderò mai quell'abbraccio morbido e sicuro di quei colori che sarebbe riduttivo descrivere a parole.In quel momento ho capito l'importanza di esserci, di continuare tutto con il solito Amore Assoluto di sempre. Quell'Amore che è energia pura, che appartiene a tutti e che ognuno di noi dovrebbe mantenere positiva.
Ho trovato, poi, ancora lo stesso abbraccio avvolgente, negli occhi di chi guardavo con gli occhi del cuore e ho imparato l'attesa.Quella fatta di gesti quotidiani e piccoli che portano serenità e comprensione.L'attesa del fare progetti a piccoli traguardi, per scalare quella meravigliosa montagna che è la Vita.Adesso, col fiato del tempo sul collo, devo solo imparare la gratitudine dell'aver avuto, dell'avere e la caparbietà dell'andare ancora più su... Stavolta con un po' di pazienza..."
(lettera ai miei giorni)