Lo scrivo oggi ma ce l'ho in mente da 7 anni

Da Micamichela @micamichela
Mio papà è della vecchia guardia, è il più piccolo di 7 fratelli, quindi ha l'età di un nonno. Potrebbe già esserlo se io e mio fratello - per motivi completamente diversi - non fossimo allergici ai sentimenti. Lui è di quelli che iniziano i discorsi con Ai miei tempi...
Ai miei tempi la macchina ce l'aveva uno solo nella compagnia, quello ricco. Si andava tutti in bicicletta. Io potevo uscire a qualsiasi ora del giorno e trovavo sempre qualcuno, senza bisogno  di macchina/telefono/sms/facebook. Stavo fuori anche tutto il giorno ed eravamo sempre come minimo in 20. E quelli con cui sono cresciuto sono gli stessi che trovo adesso la mattina a fare colazione al bar o vicino alla fontana quando faccio la passeggiata dopo mangiato. Il vicino di casa che si è trasferito lo vedo una volta ogni cinque anni, ma ci raccontiamo sempre tutto e ricordiamo i vecchi tempi, come non fosse passato un giorno.
Non so se cose del genere sono ancora possibili.
Io ho sempre avuto amiche "a tempo": il gruppetto delle elementari, il gruppetto delle medie, quello delle superiori e dell'università.
All'infuori dei vari gruppetti però ho sempre avuto la mia persona: quella con cui vivi in simbiosi, l'unica che legge il tuo diario segreto. Ci siamo conosciute quando lei è nata e io non avevo ancora compiuto un anno, da allora sempre insieme fino ai 19 anni. Mi sono sempre sentita, non so se per colpa mia o per colpa sua, un passetto indietro rispetto a lei. Qualche anno fa il giocattolo si è rotto ma io continuo a sentirmi un passetto indietro, e anche se ormai di lei so poco o niente, mi manca. Non ho più una persona così, forse non ce l'avrò mai più.
Ci sono persone che cerchi e ti cercano, persone su cui credi di far affidamento. C'è l'amica che passa un momento difficile e tu le stai vicino più che puoi, la ascolti quando ne ha bisogno, anche alle 3 di notte, nel tentativo di farla stare anche solo un pochino meglio. Poi però succede che la situazione si ribalta, succede che sei tu ad addormentarti piangendo, ad avere bisogno e quella persona non c'è, non risponde, non rinuncia ad una serata com'era stata programmata perché tu non te la senti.
Lì capisci che ti manca qualcosa.
Ci sono altre persone, ci saranno sempre altre persone, ma non è lo stesso. Non lo so, se riuscirò mai ad avere un'altra persona, forse superata una certa età non è più possibile.
Lo scrivo qui per la prima volta, dopo tanti anni.
Lucia, mi manchi.