La vittoria del campionato da parte della Juventus, forse per gli otto punti di vantaggio sulla Roma, per essere la terza consecutiva e la trentesima della serie, è passata sui media, non dico quasi inosservata, ma come una notizia senza tante sottolineature. Certo, questa mia considerazione è dettata "anche" (o forse soprattutto) dal mio tifo juventino, ma penso anche che, oggettivamente, qualcosa in più ieri, radio e televisione, potevano dire. A parte questo, mi piace ricordare che lo scudetto della Juventus è coinciso con l'anniversario della tragedia di Superga, quando, il 4 maggio 1949, l'aereo che riportava a casa i giocatori del "Grande Torino" da Lisbona - dove avevano giocato una partita amichevole con il Benfica - si schiantò contro il muraglione del terrapieno della basilica di Superga, sulla collina che guarda Torino. Morirono 31 persone. I funerali mobilitarono, dicono le cronache del tempo, un milione di persone. Quella squadra aveva vinto cinque scudetti consecutivi ed era stata trapiantata nella squadra nazionale. Il suo capitano, Valentino Mazzola, era tra i migliori giocatori al mondo del momento. E ieri, il Torino, nell'anniversario di Superga, ha vinto a Verona con il Chievo, rimanendo in corsa per la partecipazione all'Europa League della prossima stagione. Torino sportiva è tornata ai primi posti del calcio nazionale anche grazie al campionato dei granata. Per tutto questo dispiace che un galantuomo come il sindaco di Torino, Piero Fassino, questa mattina abbia risposto agli insulti di un gruppo di tifosi del Torino nel capoluogo piemontese, indicando il dito medio (qui il video tratto dal sito de la Repubblica, con le dichiarazioni del sindaco dopo l'episodio)
Perché ho associato lo scudetto della Juventus all'anniversario della tragedia di Superga? Perché dopo gli scontri di Roma di sabato scorso, c'è bisogno di normalità e di rispetto tra tifosi.