Roma 21 gennaio 2014
Dove la terra fu inutilmente arata
e i campi fumano ancora, e le ombre
lontane chiamano inascoltate dai passanti
o dove qualcuno si fermò per un istante e poi scomparve,
linea rovente, rasoterra del tempo,
traccia, impronta di vita che comunque fu,
in qualunque ora e in qualunque modo,
lì guardano, e lo chiamano orizzonte,
da cui nasce il tempo, il viaggio, l’avventura
oltre la siepe, il meridiano, il magico
confine dell’atlante.
Lì, ascoltami, cadde lo sguardo,
ma non fu a caso, nulla accade per nulla,
fu la tua voce, la voce che sale dalle sponde abitate,
questo è il nostro unico margine,
confine e fuoco,
questa è la direzione dello sguardo.
Da La polvere e il fuoco, Mondadori, 1997
A domani
Lié Larousse