Eccoci qua a parlare dell'ennesimo remake, testimonianza indubbia della stasi ( se non crisi ) creativa che sta affliggendo Hollywood da un po' di anni a questa parte in cui molti progetti sono reebots, remakes, prequel , sequels , newquels, chicazquels e chi più ne ha , più ne metta.
Sarebbe ingeneroso paragonare Lo sguardo di Satana - Carrie di Kimberly Peirce a Carrie, lo sguardo di Satana di De Palma.
Ma oggi voglio esserlo. Ok, sarò molto ingeneroso perchè ne ho pieni gli arancini di riso ( per non dire i gabbasisi di camilleriana memoria) di essere preso per i fondelli da produttori e sedicenti filmmakers che pensano solo a fare soldi infischiandosene di tutto il resto.
Una presa per il culo che parte già dal titolo che la distribuzione italiana ha ribaltato, almeno questo non è colpa degli americani.
Una bella differenza tra Lo sguardo di Satana- Carrie e Carrie, lo sguardo di Satana, no?
Ma che senso ha , cari titolisti italiani cercare di prenderci così per babbei?
Il film della Peirce per me è stato un patimento immane perchè avevo ancora davanti agli occhi tutte le scene clou del cult depalmiano e ogni volta la rilettura data loro da questo remake( perchè la Peirce commette l'errore capitale di citare l'originale e rifarlo a suo modo ) ha avuto la stessa profondità di un patetico scimmiottamento acuito da un moralismo di fondo che il film degli anni '70 non aveva.
Perchè nella scena della doccia nel film di De Palma, che ha 37 anni, è bene ricordarlo, era tutto un florilegio di tette e di culi , mentre nella rilettura odierna sono tutte rigorosamente vestite e coperte?
Questione di soldi, credo , per aggirare i divieti vari che soprattutto negli USA costringono a vere e proprie acrobazie dialettiche e registiche, ma anche questione moralista e di target.
De Palma diresse un horror d'autore destinato a un pubblico molto più adulto di quello che presumibilmente dovrebbe affollare le sale alla visione di questa nuova Carrie che non è altro che un teen horror come altri che agita la bandiera della diversità e della emarginazione, sottolineando questo aspetto in modo molto evidente, anche troppo.
La nuova Carrie aggiornata ai tempi degli smartphones e di youtube non ha un briciolo della forza originale perchè si sforza di dare un messaggio e di compiacere la fame di spettacolo rutilante e pieno di effetti speciali che ha il pubblico.
Ingeneroso anche confrontare le due protagoniste ma già che ci siamo...
Sissy Spacek quando girò il film, l'adolescenza l'aveva passata da un bel pezzetto, aveva già 27 anni e non era bella secondo i canoni estetici di quel periodo, almeno non nel modo tradizionale.
Ma forse neanche in quello: al massimo era un tipo per dirla come farebbe Luigi il pugilista.
Allora non bella, decisamente non affascinante, talmente magra da farla sembrare una mazza di scopa vestita con l'abito della festa e quando le altre al ballo la guardavano un po' dall'alto in basso dicendole comunque che era bellissima, beh sembrava solo una pietosa bugia, un complimento falso come i capelli di Antonio Conte , giusto per dire qualcosa.
Sulla Peirce poco da dire: non può nulla contro un mostro sacro della macchina da presa come Brian De Palma: cerca di buttarla sul teen horror per dare un aspetto moderno al suo film ma è una rilettura pretestuosa e assolutamente priva di nerbo.
E poi , come già ribadito, confrontarsi apertamente con il maestro citandone sequenze è un qualcosa di veramente deleterio.
In poche parole, e per stamattina la smetto, questo Lo sguardo di Satana- Carrie, sarebbe stato brutto brutto anche se non fosse stato un remake.
E ho detto tutto.
( VOTO : 3 / 10 )