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“Lo sguardo nudo”, condominio poesia: 26 poeti a confronto il 25 maggio 2014, Quartu Sant’Elena

Creato il 19 maggio 2014 da Alessiamocci

Domenica 25 maggio 2014 alle ore 19:00 si svolgerà il primo festival della poesia organizzato dallo presso lo Spazio Isolateatro, in via Danimarca 4 a Quartu Sant’Elena (CA).

“Lo sguardo nudo”, condominio poesia: 26 poeti a confronto il 25 maggio 2014, Quartu Sant’Elena“Lo sguardo nudo, condominio poesia” è un evento che vuole mettere in luce la diversità di opinione per condividere insieme una moltitudine eterogenea di artisti, la forma poetica ed i suoi epigoni.

Saranno 26 i poeti che parteciperanno alla manifestazione, versificatori sardi e non, in presentia ed in absentia. Diversi linguaggi che si svilupperanno attorno alla poetica di un testo. Sarà una poesia da guardare e ascoltare e forse, chissà, anche da gustare.

Lo Spazio Isolateatro è stato attivo negli anni novanta nel quartiere di Pitz’e Serra, viene ora rispolverato da Gaetano Marino e preso in autogestione dall’Associazione Aula39 di Cagliari.

Eccovi l’elenco dei poeti presenti alla manifestazione: Giulio Angioni, Francesco Artus, Ignazio Salvatore Basile, Giorgio Binnella, Maria Luisa Businco, Giuseppe Carta, Silvia Corda, Silvana Cossu, Vittorio Cravotta, Ilenia Cugis, Mirko Filippi, Cesare Giombetti, Cristina Guggeri, Marina Marikò, Gaetano Marino, Savina Dolores Massa, Patrizia Mureddu, Angelica Piras, Carmen Salis, Salvatore Sardu, Cristiana Sarritzu, Giuseppa Sicura, Monica Tronci, Gianni Zanata, Manu Ennas, Carlo Onnis.

Per qualche informazione in più vi consiglio la lettura delle quattro brevi interviste sottostanti. Buona lettura!

 

GAETANO MARINO

A.M.: Ciao Gaetano, ti ringrazio per la tua disponibilità e ti chiedo subito: come nasce l’idea di “Lo sguardo nudo”?

“Lo sguardo nudo”, condominio poesia: 26 poeti a confronto il 25 maggio 2014, Quartu Sant’ElenaGaetano Marino:  Abbiamo rispolverato un giardino pieno di sterpaglie, di 15 anni di abbandono e polvere, Isolateatro. Dopo avergli fatto festa grande con il mito, Iliade/Omero, ora serviva humus, perché ritornasse al suo mare, ai campi di sole: parole alate o spezzate, sogni e fantasmi, illusione d’artifizio, idee, forza vitale, creatività, rabbia iconoclasta… insonnia, poesia, innanzitutto. La prima forma dell’invisibile che si fa visibile nel non darsi logica o forma, ogni forma è la morte, nella parola assurda, bella, ingenua, necessaria all’uomo per sentirsi inadeguato e di questo consapevole, ma per finta, per gioco. Fuori dalla filosofia dei guitti saccenti, e degli ossimori compiacenti alle lettere dotte, guai a sentirsi artisti per davvero. Questo sarebbe davvero un delitto imperdonabile. In principio fu lo sguardo, e così alle parole, spesso inutili e vuote, seppur ben congegniate a regola d’arte, occorreva un luogo dove porgere gli occhi e cavarseli di dosso, il corpo delle forme in fiamme. Poiesis abbrustolite e cuore strappato.

 

A.M.: Che cosa ti aspetti dalla serata?

Gaetano Marino: Spero il caos, la fermentazione, come per il vino, esplosioni di confusione, ribollire il cuore, calore nei corpi che urlano, verbo spunto, perché poi, passata la notte, spenta la festa, si possa rinascere e prendere fiamma come per la città distrutta dall’astuto poeta.

 

A.M.: Tra tutti i poeti presenti, chi non conosci ancora di persona?

Gaetano Marino: Quasi tutti, una meraviglia, sono tanti tanti, saranno ore in cui potrò aver gioia, piacere e noia, insofferenza, gusto e rifiuto, farò il dj di parole alate, ma sarà soprattutto una festa di corpi e anime, questo è quel che conta.

 

A.M.: Qual è il tuo pensiero sullo spaccato culturale sardo di questi ultimi anni?

Gaetano Marino: Non ho un pensiero nel merito, e non mi importa averne, come faccio a parlare di uno sfacelo? Che non è sardo, sia chiaro! Non ho tempo per pensarci, ora devo spalare merda, stallatico, tentare di recuperare qualche piccolo seme, farne gemma, fiore, frutto e forse, se saremo fortunati, pure seme. Come diciamo sempre noi di Isolateatro: se son spine fioriranno. Il resto è vita.

 

SAVINA DOLORES MASSA

A.M.: Ciao Savina, grazie per avermi concesso questa mini intervista. Come hai fatto ad entrare nella rosa dei poeti partecipanti in questo condominio poesia?

“Lo sguardo nudo”, condominio poesia: 26 poeti a confronto il 25 maggio 2014, Quartu Sant’ElenaSavina Dolores Massa: Entro nel condominio perché Gaetano Marino ha lasciato aperto per me il portone del suo Palazzo, e me l’ha anche addobbato di rose.

 

A.M.: Ci puoi dare qualche anticipazione su ciò che sarà il tuo spazio il 25 maggio?

Savina Dolores Massa: Il 25 di maggio Gaetano Marino presterà la sua voce ad una tra le mie innumerevoli interiorità femminili, avendola compresa fino alle radici.

 

A.M.: Qual è il tuo pensiero sullo spaccato culturale sardo di questi ultimi anni?

Savina Dolores Massa: Il mondo culturale della Sardegna è come mai lo si era visto fino ad oggi. Ribolle in centinaia di iniziative su tutto il territorio. È la risposta coraggiosa al disagio, direi esistenziale oltre che economico che sta colpendo il Paese intero. Un vero artista, ora più che mai, rivendica la Bellezza quale unica salvezza.

 

GIUSEPPE CARTA

A.M.: Ciao Giuseppe, grazie per questa brevissima intervista sull’evento “Lo sguardo nudo”. Ci puoi raccontare qualcosa della sua genesi?

“Lo sguardo nudo”, condominio poesia: 26 poeti a confronto il 25 maggio 2014, Quartu Sant’ElenaGiuseppe Carta: Lo sguardo nudo nasce dall’esigenza di far esprimere gli animi poetici, dandogli l’opportunità di confrontare le proprie dialettiche. Ne amplifica i significanti grazie all’ausilio di arti teatrali, musicali e figurative in genere. Una visione artistica slegata dal quotidiano e immersa nell’irrazionalità della poesia,ultimo baluardo a nostra difesa.

 

A.M.: Sei reduce da una nuova pubblicazione, che continua il percorso di “Visioni dal periscopio emozionale” e “Bootleg”. Come nasce l’idea di “geltOUb”? In occasione dell’evento presenterai la tua nuova silloge?

Giuseppe Carta: “geltOUb” nasce dal rovesciamento, dalla decisione di ampliare il senso, dalla necessità umana di osservare la vita e l’amore da prospettive più universali e meno egoistiche. “geltOUb” nasce per rendere valore al presente, per smussare i troppo appuntiti spigoli che non ci permettono di dissetarci dalla fonte del dialogo, preziosa sorgente di comprensione e compassione con quest’epoca, incomprensibilmente positiva.

 

A.M.: Conosci qualcuno dei poeti che saranno presenti a “Lo sguardo nudo”?

Giuseppe Carta: Sì, l’attrice e scrittrice Isabel Sardu, che con la sua genuina professionalità mi guiderà alla scoperta del presente scenico. Oltre agli altri, voglio citare Carlo Onnis, Giuseppa Sicura, Angelica Piras, tutti affezionati all’avventura del Centro Culturale NAI situato nella zona marina di Cagliari.

 

GIUSEPPA SICURA

A.M.: Ciao Giuseppa, grazie per la breve intervista. Quando nasce la tua collaborazione con Isolateatro e con “Lo sguardo nudo – condominio poesia”?

“Lo sguardo nudo”, condominio poesia: 26 poeti a confronto il 25 maggio 2014, Quartu Sant’ElenaGiuseppa Sicura: Per me è la prima collaborazione con Isolateatro. Ho ricevuto l’invito da parte di Gaetano, che avevo conosciuto in altre occasioni ed, avendo già testi ispirati ad immagini di opere figurative, ho deciso di partecipare.

 

A.M.: Fra tutti i poeti presenti penso che tu sia l’unica non nativa della Sardegna. Quanto la tematica del luogo natio è rilevante per la tua poetica?

Giuseppa Sicura: Non saprei dirti se c’è qualche altro poeta non sardo. La tematica del luogo natio, nella mia poetica, ha una parte fondamentale in quanto molti miei stati d’animo derivano dalla lontananza della mia terra e dei miei affetti parentali, ma non esaurisce la mia necessità espressiva, che abbraccia orizzonti sempre più ampi e non tollera limiti di alcun genere. Di tutta la mia produzione quantitativamente ne rappresenta comunque solo una minima parte,forse appena il 10 per cento. D’altronde se hai letto “Anime frastagliate” potrai capire.

 

A.M.: Conosci qualcuno dei poeti che saranno presenti a “Lo sguardo nudo”?

Giuseppa Sicura: Sì, conosco bene molti dei poeti che parteciperanno a “Lo sguardo nudo” e mi fa sempre piacere condividere con loro questo tipo di esperienze, così come mi entusiasma conoscere nuovi amici che si esprimono in versi o che comunque amano l’arte in genere. Approfitto di questa intervista per ringraziare pubblicamente Gaetano Marino e spero che occasioni di questo tipo si moltiplichino. Auguro successo e lunga vita a Isolateatro.

 

A.M.: Ringrazio Gaetano Marino, Giuseppa Sicura, Savina Dolores Massa e Giuseppe Carta per queste mini interviste che esplorano un po’ il mondo di “Lo sguardo nudo”. Ci vediamo domenica 25 maggio!

 

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