Lo Spacciatore di Fumetti

Da Infanziadelbambino
Ho finito da poco di leggere “Lo spacciatore di Fumetti” di Pierdomenico Baccalario, vincitore della 55a edzione del Premio Bancarellino.

Bello!
Anzi molto bello!
Sono le prime parole che ho esclamato quando ho chiuso il libro.

E’ una storia per ragazzi, racconta di adolescenti che vivono la loro gioventù tra le mura di Budapest nel 1989, un gruppo di 4 amici che “spaccia” fumetti di nascosto perché in Ungheria sono vietati “Sono spazzatura” dice un personaggio nel libro.

E’ un libro appassionante, è scritto con un lingiuaggio semplice, per giovani adulti, ha anche un momento triste, che fa soffrire, ma che fa capire ai giovani che tutto si può affrontare.

Non è che avessi paura, sia chiaro. Ma non potevo nemmeno far finta di niente: era una cosa pericolosa. Ero uno spacciatore di fumetti…. …Il signor Francia Kiss fu incredibilmente generoso. Mi consegnò una quaranitna di albi diversi, alcuni dei quali erano precisamente quelli che avevo chiesto
Questi sono i primi passaggi del libro.

E questa è la storia.
Il protagonista si chiama Sandor e con i suoi amici gestisce una rete ben organizzata di spaccio di fumetti. Sandor ottiene i fumetti da un signore che lo aspetta tutti i mesi, lo stesso giorno, su una panchina del parco. Lui porta i fumetti, Sandor li porta a casa e poi li divide con gli amici e questi li portano agli altri. Tutto ovviamente in gran segreto.

Il giorno dopo era giorno di consegne. Andai per primo da Gabor, l’insegnante di pianoforte…. Lui mi aspettava, naturalmente, sulla soglia di un appartamento identico al mio…

Ci sono anche i colpi di scena, una mattina Sandor è a scuola e viene convocato dalla preside.

Poi la porta della nostra classe si socchiuse e il bidello comunicò una notizia al professore… – Sandor Foldesi? – mi chiamò. Mi voltai di scatto – Professore?…. E’ convocato in presidenza… Attraversai la classe circondato da un fitto bisbiglio… Lei sa perché è stato convocato qui? Mi distrasse la preside, senza peraltro smettere di scrivere…
E ancora un giorno il vecchio non si presenta all’appuntamento al parco per la consegna dei fumetti e altro ancora.

Il libro è travolgente, pensi di essere vicino a Sandor quando riceve gli albi, io mentre leggevo vedevo il parco, vedevo la panchina e sentivo parlare Sandor e il Signor Francia Kiss (questo il nome del fornitore, anche se Sandor sospetta che sia finto).

Non vi dico come va a finire, ma mi sento di dire che non è un libro solo per ragazzi, ma anche per gli adulti che si sentono ancora ragazzi.

Io lo ho apprezzato molto, è un bel libro, è scritto bene, si legge velocemente perché la storia è appassionante. Può essere una buona lettura per l’estate per quei giovani che tra i loro passatempi non hanno la passione per la lettura.
Mamme e papà provate a leggere questo libro insieme ai vostri ragazzi!!

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