Si è chiuso domenica pomeriggio il primo ciclo di spettacoli della rassegna Il Grande Teatro del Teatro Nuovo di Verona, con la sesta e ultima rappresentazione di Le voci di dentro di Eduardo de Filippo (1900-1984). Esordio da tutto esaurito per la commedia dell'autore napoletano, grazie soprattutto alla presenza, alla regia e nei panni di Alberto Saporito, il protagonista, di Toni Servillo, affiancato dal fratello Peppe, cantante del gruppo Avion Travel, che veste i panni del fratello anche nella finzione teatrale.
Le voci di dentro è una coproduzione del Piccolo Teatro di Milano-Teatro d’Europa, del Teatro di Roma e dei Teatri Uniti di Napoli che sta girando i teatri italiani dalla scorsa primavera, ma ha già procurato alla compagnia un prestigioso riconoscimento a Chicago, dove ha rappresentato l'Italia nell'Anno della cultura italiana negli Stati Uniti.
Un successo più che meritato, non solo per la perfetta sincronia della coppia di protagonisti o per le straordinarie capacità istrioniche di Toni Servillo, brillante in ogni attimo, dallo sfogo drammatico alle precipitose cascate di monologo napoletano, ma anche per l'allestimento, essenziale eppure completo, e per la capacità dell'intero cast di rendere il tono quotidiano e allo stesso tempo artistico del testo partenopeo; si distingue, in questo senso, la voce di Chiara Baffi, che interpreta la domestica Maria.
Nella commedia del 1948 di De Filippo, i fratelli Saporito (Toni e Peppe Servillo), dopo la scomparsa dell'amico Aniello Amitrano, si convincono che questi sia stato ucciso dai membri della famiglia Cimmaruta e fanno arrestare i presunti colpevoli; la polizia, però, non trova alcuna prova del delitto e, secondo dopo secondo, esaminando personalmente la scena dell'omicidio, Alberto Saporito si rende conto di aver solo sognato l'assassinio. Ma, ormai, è troppo tardi: Pasquale, Matilde, Luigi, Elvira e Rosa Cimmaruta sono convinti che l'assassino sia uno di loro e smuovono tutti i conflitti repressi in un turbinio di accuse reciproche, finché lo stesso Alberto arriva a domandarsi se l'omicidio di Aniello sia stato davvero un sogno o, come credeva inizialmente, si sia davvero consumato. E non basta la ricomparsa del presunto defunto a calmare le acque...
La commedia, che Servillo afferma essere «il più straordinario e forse l’ultimo rappresentante di una drammaturgia contemporanea popolare», presenta allo spettatore, celato dietro le maniere ridanciane e sgangherate di una commedia, le amare verità sottese alla vita quotidiana: silenzi, rancori, dubbi e cattiverie repressi esplodono con violenza di fronte al sospetto nato dall'irrazionalità. Come si legge sul sito del Piccolo, «Le voci di dentro è la commedia dove Eduardo, pur mantenendo un’atmosfera sospesa fra realtà e illusione, rimesta con più decisione e approfondimento nella cattiva coscienza dei suoi personaggi, e quindi dello stesso pubblico».
Uscendo dalla sala dopo gli interminabili applausi, non è possibile non ricordare quella sottile inquietudine insinuatasi attraverso il sorriso, e si continua, inevitabilmente, a far oscillare l'altalena della verità e della finzione che costituisce la sostanza di ogni autentico dramma artistico.
C.M.
NOTE:
Tutte le tappe del tour de Le voci di dentro è consultabile sul sito ufficiale di Toni Servillo.
Lo spettacolo è Servillo: Le voci di dentro
Creato il 11 novembre 2013 da Athenae Noctua @AthenaeNoctuaPossono interessarti anche questi articoli :
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