Dopo le 4 edizioni dei Giochi Olimpici (Vancouver 2010, Londra 2012, Sochi 2014 e Rio De Janeiro 2016), i Mondiali di calcio che si disputeranno in Brasile nel 2014, preceduti nel giugno 2013 dalla Confederations Cup, la Champions League a partire dalla prossima stagione, con 128 partite in diretta esclusiva e in alta definizione, Sky non si ferma ed acquisisce a partire dal 2013 la Formula 1 (su 20 GP 11 saranno suoi in esclusiva, 9 li girerà anche a televisioni in chiaro) e il Motomondiale a partire dal 2014.
La pay-tv di Murdoch infligge dunque un altro duro colpo a RAI e Mediaset, che perdono così due sport che hanno un vastissimo seguito nel Bel Paese. Quali sono i motivi di queste scelta?
La rete statale rispecchia il momento difficile che sta attraversando l'Italia; le parole del presidente Garimberti "non è detto che il servizio pubblico abbia i mezzi per trasmettere tutte le partite dei prossimi Europei e Mondiali di calcio" lasciano intendere che non ci sarà un'inversione di rotta nei prossimi anni.
Discorso simile anche per Mediaset. La recessione economica ha mandato in crisi, fra tanti settori, anche quello pubblicitario e anche dentro la sede di Cologno Monzese bisogna fare i conti, equiparando investimenti e profitti. Tuttavia la decisione di abbandonare il Motomondiale per dare spazio alla Superbike, potrebbe essere stata presa anche in vista di un possibile passaggio di Valentino Rossi nelle derivate di serie. Senza Stoner e Rossi la MotoGp si trasformerebbe in un campionato spagnolo con Lorenzo, Pedrosa, Marquez e Pol Espargaro a giocarsi il Mondiale. Il fuoriclasse di Tavullia, che ha più volte dichiarato il desiderio di approdare in Superbike tra due o tre anni, porterebbe con sé milioni di telespettatori.
D'altro canto Sky, nata nel 2003 dalla fusione di Telepiù e Stream, è in costante crescita, avendo superato i 5 milioni di abbonati; l'alta definizione, un canale (SkySport24) in continuo aggiornamento, rubriche, approfondimenti e interviste rendono qualitativamente superiore il servizio offerto dalla pay-tv del magnate australiano. Inoltre con l'invasione pure dei tablet, la tv satellitare ha guadagnato altro vantaggio sulle dirette concorrenti.
Vedremo se tra 50 giorni, in occasione dei Giochi Olimpici di Londra, Sky saprà abbinare alla copertura pressoché totale degli eventi, un'elevata competenza a livello di telecronache sopratutto per quanto riguarda gli sport "minori" e cercare di fare meglio rispetto a Vancouver 2010.
Francesco Drago