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Lo Sportello Appalti Impresa di Sardegna Ricerche presenta un’innovativo modello per gli appalti pubblici

Creato il 14 luglio 2015 da Alessandro Ligas @TTecnologico

La Sardegna sarà la quinta regione in Italia a sperimentareil nuovo strumento degli “appalti pre-commerciali” (PCP, Pre-Commercial Procurement) messo in campo dalla Commissione europea e inserito nella strategia “Europa 2020″.

L’innovativo modello di appalti pubblici che mira a soddisfare la sempre maggiore domanda di innovazione della Pubblica amministrazione, soprattutto nei settori del turismo, cultura, sanità, ambiente e mobilità, e favorire le imprese nel percorso verso l’internazionalizzazione, la ricerca e lo sviluppo a costi contenuti e rischi ridotti.

Un nuovo strumento che verrà presentato e approfondito in tutti i suoi aspetti dallo Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche mercoledì 15 luglio 2015 ad Abbasanta (Or), località Nuraghe Losa, nel corso del convegno “Come la Pubblica amministrazione può essere veicolo di innovazione, ricerca e sviluppo: gli appalti precommerciali e l’innovation procurement”. All’evento parteciperanno agli esperti nazionali del settore saranno analizzati i casi e le esperienze significative già avviate nelle Regioni più attive. All’appuntamento parteciperanno anche l’assessore regionale alla Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci, la presidente di Sardegna Ricerche, Maria Paola Corona e il sindaco del Comune di Abbasanta, Stefano Sanna.

Finora sono Lombardia, Trentino Alto Adige, Puglia, Marche hanno attivato il percorso verso progetti innovativi facendo ricorso a questi nuovi modelli. La Sardegna sarà la quinta regione a sperimentarli dedicando all’innovazione non soltanto gli strumenti di sostegno volti a stimolare la ricerca e lo sviluppo, ma anche operando sul versante della domanda pubblica attraverso il ruolo delle pubbliche amministrazioni che esprime, attraverso gli appalti pubblici, un’importante domanda di acquisito di beni e servizi.

Una particolare forma che permette alle pubbliche amministrazioni di acquistare servizi di ricerca, sviluppo e innovazione attivando i contratti prima della commercializzazione del prodotto o servizio stimolando la compartecipazione tra pubblico e privato per individuare soluzioni su grandi temi del turismo, sanità, ambiente e mobilità.

«Questa particolare forma di appalti è libera dai vincoli stabiliti dal Codice degli appalti e consente a tutte le pubbliche amministrazioni di acquistare servizi di ricerca, sviluppo e innovazione attraverso un dialogo serrato tra stazione appaltante e fornitori potenziali», ha sottolineato il direttore generale di Sardegna Ricerche, Giorgio Pisanu.

«Con questa modalità i contratti di ricerca e sviluppo vengono attivati prima della commercializzazione di un determinato prodotto o servizio e si basano su tre concetti chiave: la condivisione di rischi e benefici tra il committente pubblico e le imprese, il cofinanziamento da parte delle imprese partecipanti, lo sviluppo competitivo per fasi», ha aggiunto il responsabile dello Sportello Appalti Imprese di Sardegna Ricerche, Vincenzo Perra.

Gli appalti pubblici costituiscono circa il 16% del PIL europeo, in termini numerici circa 2.400 miliardi l’anno, mentre in Italia le risorse per gli appalti pubblici ammontano a circa 100 miliardi, il 58% dei quali riguardano le piccole e medie imprese.

In Sardegna il valore delle procedure di gara nel 2013 è stato di 2 mld € (nel 2012 il valore era di 2,3 mld e nel 2011 di 1,9 mld) con 3.822 gare (nel 2012 sono state 4.870 e nel 2011 5.689) suddivise in Forniture 1.121 per un valore di 399.500 €, Servizi 1.470 per un valore di 1.175.000 € e Lavori pubblici 1.231 per un valore di 504.700 €.

Nel 2013 le imprese Sarde si sono aggiudicate il 44,5% (per quanto riguarda le forniture e servizi), con un incremento del 5,7% rispetto al biennio 2011–‐2012.

Lo Sportello Appalti di Sardegna Ricerche promuove l’utilizzo del pre-commercial procurement ed attraverso una serie di eventi informativi e di animazione sul territorio proseguirà a far dialogare su temi concreti imprese e stazioni appaltanti fino all’autunno.


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