Eviterei sia la beatificazione che la damnatio memoriae. La storia, anche recente, ha dimostrato che il problema non era un uomo, o un gruppo di uomini, ma una cultura dell'illegalità che ancora oggi corrode la nostra poltica. Da allora, avremmo dovuto imparare che non si cambierà niente con le condanne se prima non si metterà in piedi una rivoluzione culturale che cambi in profondità la politica di questo Paese. La corruzione non è un problema individuale ma collettivo. Craxi non è stato un grande statista perché i grandi statisti cambiano in meglio il loro Paese; lui non solo non lo fece, ma avvallò le peggiori pratiche corruttive dell'amorale Italia di fine anni 80.
Eviterei sia la beatificazione che la damnatio memoriae. La storia, anche recente, ha dimostrato che il problema non era un uomo, o un gruppo di uomini, ma una cultura dell'illegalità che ancora oggi corrode la nostra poltica. Da allora, avremmo dovuto imparare che non si cambierà niente con le condanne se prima non si metterà in piedi una rivoluzione culturale che cambi in profondità la politica di questo Paese. La corruzione non è un problema individuale ma collettivo. Craxi non è stato un grande statista perché i grandi statisti cambiano in meglio il loro Paese; lui non solo non lo fece, ma avvallò le peggiori pratiche corruttive dell'amorale Italia di fine anni 80.
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