Interessante rapporto di Mind the Bridge, “Startups in Italy. Facts&Trends”, che fa il punto dello stato delle startup in Italia, segnando un primo identikit. Sono raddoppiati i progetti presentati e sono sempre più i trentenni che sognano di avviare un progetto sul web
Alberto Onetti, Chairman della Fondazione, ha infatti anticipato alcuni dei primi risultati del Report “Startups in Italy. Facts&Trends” – Mind the Bridge Survey 2011 che verrà presentato e distribuito in versione integrale in occasione del MtB Venture Camp del 4-5 novembre prossimi a Milano. Le tendenze in atto fanno ben sperare e dimostrano quanto in Italia l’ecosistema dell’innovazione, seppur ancora acerbo, si stia sviluppando e maturando.
I primi numeri parlano di un numero di progetti doppio rispetto a quello registrato nella scorsa edizione della Mind the Bridge Competition e di una qualità media in crescita costante. I nostri giovani sono infatti colti, amano lavorare in team e non perdono tempo. Vediamo in che modo.
Anagrafica imprenditori
- I founder hanno in media 32 anni
- L’87% è composto da uomini, solo il 13% da donne
- Il 58% ha un background scientifico/tecnologico, mentre il 42% possiede una formazione economico/umanistica
- Il 26% ha una formazione post-lauream e ha conseguito un PhD o un MBA
- Il 21% vanta precedenti esperienze imprenditoriali
Team
- Il team del fondatore è di norma composto da 2/3 persone
- Soltanto il 9% ha un solo fondatore
Impresa, dove e come
- il 59% è composto da aspiranti startup, mentre il restante 41% è rappresentato da aziende già costituite
- Sono imprese giovani e hanno in media un anno di vita
- Il 39% sorge nel nord Italia,il 34% dal Centro, il 10% dal Sud Italia
- il 10% delle imprese è stato costituito all’estero
Aree di business
- Per il 59% si tratta di imprese web-based
- Il 25% è ICT e il 10% Clean Tech
- Solo il 5% è Biotech o Life Science
Questo quadro è abbastanza confortante e fa sperare per il meglio, soprattutto per quanti provano a realizzare qualcosa, ai quali va tutto il nostro augurio.
Due dati da sottolineare su tutti. E cioè che sono ancora poche le donne che presentano nuovi progetti, solo il 13%, e sono ancora pochi i progetti che provengono dal sud, solo il 10%.
Lavorando su questi ultimi dati di sicuro aumenterà ancora di più il volume dei progetti e la relativa qualità. Noi continueremo a seguire gli sviluppi e a tenervi aggiornati.