Il suo stile narrativo, che amalgama il mito e la fantasia con la vita reale, è stato descritto come collegato al realismo magico.
Nel 1988 scrisse I versi satanici (The Satanic Verses), una storia fantastica ma chiaramente allusiva nei confronti della figura di Maometto, e ritenuta blasfema dagli islamici.
La pubblicazione del libro provocò nel febbraio 1989 una fatwa di Khomeini che decretò la condanna a morte del suo autore, reo di bestemmia. Un privato cittadino offrì una taglia per la morte dello scrittore, tollerata dal regime khomeinista. Lo scrittore riuscì a salvarsi rifugiandosi nel Regno Unito e vivendo sotto protezione.
Il traduttore giapponese del romanzo, Hitoshi Igari, fu però ucciso da emissari del regime iraniano, mentre il traduttore italiano, Ettore Capriolo, fu ferito. Ferito fu anche l'editore norvegese del libro.
La fatwa è stata reiterata ancora il 17 febbraio 2008, in quanto "la condanna a morte dell'Imam Khomeini contro Salman Rushdie ha un significato storico per l'islam e non è semplicemente una condanna a morte".
La sua carriera di scrittore cominciò con Grimus, una fiaba fantastica, in parte fantascientifica, che venne ignorata dal pubblico e dai critici.
Il suo romanzo successivo, I figli della mezzanotte, invece, lo catapultò nella fama letteraria ed è considerato il suo miglior lavoro fino ad ora. Inoltre influì in modo significativo sul corso che la scrittura Indiana in Inglese avrebbe avuto nella decade successiva. Per quest'opera fu in seguito premiato con il premio 'Booker of Bookers' nel 1993; in seguito è stata selezionato come miglior romanzo a cui sia stato assegnato il Premio Booker nei suoi primi 25 anni. Nel 2008 I figli della mezzanotte è stato insignito del premio "Best of Bookers", miglior vincitore del premio Booker nei suoi primi 40 di vita. Questo fu visto in India come un attacco alla dinastia Nehru-Gandhi e Rushdie fu costretto a lasciare l'India per le minacce.
Il successo delle reazioni che incitavano violenza nei confronti delle sue opere produsse molta pubblicità e libri venduti; una formula che ripeté nuovamente. Dopo il successo di I figli della mezzanotte, Rushdie scrisse un racconto, La vergogna, in cui delinea i tumulti politici in Pakistan basando i suoi personaggi su Zulfikar Ali Bhutto ed il Generale Muhammad Zia-ul-Haq. Entrambi questi lavori sono caratterizzati da, oltre allo stile del realismo magico, l'occhio dell'immigrante del quale Rushdie è così conscio.
Rushdie è molto influenzato anche dalla letteratura moderna. I figli della mezzanotte prende in prestito temi dal romanzo Il tamburo di latta di Günter Grass, che Rushdie sostiene lo abbia ispirato a diventare uno scrittore. I versi satanici è chiaramente influenzato dal classico romanzo russo Il maestro e Margherita di Mikhail Bulgakov.
India e Pakistan furono i temi, rispettivamente di I bambini della mezzanotte e La vergogna. Nei suoi lavori successivi, Rushdie rovesciò il mondo occidentale con L'ultimo sospiro del moro, che esplora i collegamenti commerciali e culturali tra India e Penisola iberica.
Rushdie pubblica successivamente La terra sotto i suoi piedi, romanzo che rivisita in chiave moderna, attraverso Bombay, Inghilterra, Usa, il mito di Orfeo ed Euridice nelle due popstar Vina e Ormus. Tema principale del libro è quindi lo stretto rapporto di interdipendenza che esiste tra amore, morte e musica.
Ha anche scritto e pubblicato un libro per bambini, Haroun and the Sea of Stories, vincitore del Writer's Guild Award. Ha inoltre pubblicato varie opere di saggistica (non-fiction), come The Jaguar Smile, Imaginary Homelands, The Wizard of Oz e, in qualità di co-curatore, The Vintage Book of Indian Writing. È anche autore di una raccolta di storie brevi intitolata East, West.
Rushdie ha ricevuto molti altri premi per le sue opere, incluso l'European Union's Aristeion Prize for Literature e nel 1989 il Germany's Author of the Year Award. È anche membro della Royal Society of Literature e Commandeur des Arts et des Lettres dal 1999. Rushdie è presidente del PEN American Center e Honorary Professor in Humanities al MIT. I suoi libri sono stati tradotti in trenta lingue.
Bibliografia.
La bibliografia riporta il titolo italiano e quello originale, tra parentesi, con la data di prima pubblicazione. A seguito l'eventuale editore italiano e l'anno di pubblicazione.
Grimus (Grimus, 1975) - Mondadori, 2004
I figli della mezzanotte (Midnight's Children, 1981) - Garzanti, 1987, Mondadori, 2003
La vergogna (Shame, 1983) - Garzanti, 1991, Mondadori, 1999
Il sorriso del giaguaro. Viaggio in Nicaragua (The Jaguar Smile: A Nicaraguan Journey, 1987) - Garzanti, 1989
I versi satanici (The Satanic Verses, 1989) - Mondadori, 1994
Harun e il mar delle storie (Haroun and the Sea of Stories, 1990) - Mondadori, 1991
Il Mago di Oz (The wizard of Oz, 1992) - Mondadori 2000
Patrie immaginarie (Imaginary Homelands: Essays and Criticism, 1981-1991, 1991) - Mondadori 1991
Est, Ovest (East, West, 1994) - Mondadori, 1997
L'ultimo sospiro del moro (The Moor's Last Sigh, 1995) - Mondadori, 1997
La terra sotto i suoi piedi (The Ground Beneath Her Feet, 1999) - Mondadori, 1999
Furia (Fury, 2001) - Mondadori, 2003
Step Across This Line: Collected Nonfiction 1992-2002 (2002)
Shalimar il clown (Shalimar The Clown, 2005) - Mondadori, 2006
L'incantatrice di Firenze (The enchantress of Florence), 2008 - Mondadori, 2009
Luka e il fuoco della vita (Luka and the fire of life), 2010 - Mondadori, 2010