Non era scoppiata Vatileaks nel 1963, quando La Settimana Incom girò, in occasione dell’aumento della congrua a 35.000 lire, uno speciale sulle condizioni di vita dei parroci, di piccoli centri o di quartieri marginali della capitale.
Oggi, mentre esplode lo scandalo sulla corruzione nella Chiesa, sullo sfarzo della curia romana e il papa denuncia gli arrampicatori, i “preti e vescovi attaccati ai soldi” che “invece di servire, di pensare agli altri, di gettare le basi, si servono della Chiesa” i sacerdoti percepiscono un mensile che a stento consente alle parrocchie di sopravvivere.
E qualche sacerdote giustamente si arrabbia…
Noi preti che stiamo in parrocchia e a stento arriviamo a fine mese, possiamo dire vaffanculo a un Cardinale? Oppure è peccato?
— don Dino Pirri (@dDinoPirri) 4 Novembre 2015