Lo straniero

Creato il 14 maggio 2015 da Luna

Indifferenza.
Profonda neutralità verso la vita. Nessuna lacrima. Mai dolore.

Una vita che scivola, va avanti nonostante tutto.
Un uomo che perde la madre e conquista una donna.
Una proposta di matrimonio che non trova motivi di rifiuto… ma neppure per il si. 
Uguale. Tutto vale e niente conta.
Estraneo nel mondo. Straniero a se’ stesso.

D’un tratto arriva un gesto, un movimento. Sbagliato.
Arriva il momento di difendersi o decidere di mollare.
Ed in fondo, anche questo non conta poi molto.
Anima rara che non sente tremori. Solo caldo e profonda asfissia.
Ogni gesto appare vano e l’attesa profonda e disarmante.
Leggendo non riuscivo a capire perchè un uomo potesse comportarsi così.
Può mai apparire ragionevole questo modo di vivere? Perchè vivere così?
Abbandonarsi di fronte la nullità e i bisogni dell’esistenza.
Non godere dell’amore o apprezzarne solo una parte.
Vivere nell’esistere. Non vivere nell’emozione.
Non sentirsi mostri di fronte la morte. Uccidere per confusione.
Davvero tutti noi possiamo sopravvivere a quello che ci accade e continuare ad andare avanti senza provare nulla?
Respirare la stessa aria non equivale a condividerla.
Ogni uomo è un mondo a se’. Un universo incondizionato di emozioni e parole.
Sentirsi soli fa parte di noi. Gioire, emozionarsi, vivere di ricordi.
Sentire un uomo patire la vita è un dolore che lascia il segno.
E l’estraneità al mondo può raggiungere livelli sconosciuti ed impensati.
Mentre la punizione dell’uomo riconosce la giusta misura.
E la profondità di un attimo è difficile da dimenticare.
Luna



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