Il padre di Christopher rientra a casa e trova il figlio con le lettere in mano, la stessa sera, Christopher entra nel capanno in giardino, nota degli attrezzi dello stesso tipo del forcone con il quale era stato ucciso il cane, ma non trova il forcone e capisce che è stato proprio suo papà ad uccidere Wellington. Il padre confessa e spiega che la mamma di Christopher si era trasferita a Londra con l'ex vicino di casa il signor Shears e lui aveva ucciso la bestiola per far soffrire la signora Shears. Sopraffatto dalla notizia decide di scappare di casa e di andare dalla madre. Prende un treno e si nasconde lungo il tragitto; sceso dal treno si dirige dalla madre ed iniziano a raccontarsi tutto ed insieme si trasferiranno a Swindon, ma non nella casa dell'ex marito con il quale il ragazzo ha tagliato i ponti. La cosa bella è che Christopher, nonostante la sua sindrome, passerà gli esami di matematica a pieni voti e, nelle ultime righe del romanzo, spiegherà i suoi futuri progetti, quali iscriversi all’università e diventare uno scienziato.
PUBBLICATO DA:Mondadori, 2003, pp. 247
VOTO: 9
COMMENTO: I temi principali in questo racconto sono molti: innanzitutto il difficile rapporto tra padri e figli che può portare anche a commettere sbagli grossi; poi il difficile tema della verità, essenziale in un rapporto familiare, ma non sempre facile da mantenere e per il quale Christopher si batte strenuamente. Inoltre è presente il tema della diversità che comunque condiziona lo sviluppo delle relazioni sentimentali dei genitori sia fra di loro sia con i loro momentanei compagni.