<<E' tempo di elezioni e quattro amici di Bologna, si trovano al solito bar e uno dice: "Ragazzi, lo sapete sono di destra, ammiro il duce e se c'è da metterla in quel posto ai comunisti io sono il primo, nel mio paesone faccio parte del direttivo della fiamma, ci sono le elezioni comunali e mi è stato chiesto di cercare di mettere insieme tutto il centrodestra... però come faccio ad andare in accopiata con i berlusconiani se quelli del mio paesone sono anni che non mi degnano di un cenno?"
"Hai ragione" risponde un altro, "io voto Maroni ma anche a noi con i berlusconiani è capitata la stessa cosa..”"Allora lasciamoli andare da soli che è meglio, la dignità viene prima di tutto" dice il terzo e dopo un poco di chiacchiere ognuno per la sua strada con un arrivederci al giorno dopo per un altro caffè.
Il giorno successivo, come promesso, i quattro si ritrovano al bar. " Ragazzi” attacca il primo, “ieri sera telefonata da Roma e mi hanno fatto un mazzo tanto e se non mi metto a miagolare con i berlusconiani non mi danno l'uso del simbolo". “Idem,” sbotta il secondo “il partito mi obbliga di andare con quei farlocchi dei berlusconiani, e che ci vuole? dobbiamo stare insieme e per 40 giorni fingere di essere amici e di andare d'accordo". Si alzarono e si salutarono.Fin qui il racconto che ho deciso di inviarvi, ma il racconto non è finito; l'altra sera, eravamo in quattro amici nel salotto di casa mia a parlare di politica e sentivo le stesse cose dette in quel bar di Bologna, ma con mia sorpresa nessuna telefonata strana aveva disturbato il nostro incontro. Purtroppo ero un illuso, la sera successiva tante telefonate arrivarono da Bologna anziché da Roma. Ma non eravamo a Bologna, eravamo a Fidenza.>>http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane