Lo straordinario potere dei nostri sensi

Da Rossellagrenci

Un libro fresco di stampa da leggere: Lo straordinario potere dei nostri sensi.

«Le più recenti ricerche di psicologia percettiva e scienza del cervello hanno svelato che i sensi colgono informazioni sulla realtà che in passato si riteneva fossero a disposizione solo di altre specie animali. Gli esseri umani possono usare l’udito come i pipistrelli, l’olfatto come i cani e il tatto come gli insetti, e lo fanno costantemente».

Dobbiamo dunque fidarci dei nostri sensi. A loro dobbiamo una grossa percentuale di ciò che conosciamo, anche se non ne siamo coscienti. La spiccata sensibilità sensoriale di chi è affetto da un handicap è allo studio da decenni, ma solo di recente la neuroscienza, con l’ausilio degli strumenti di neuroimaging, ha messo a fuoco il “perché” di questi poteri apparentemente straordinari. È qui che troviamo il fenomeno della “plasticità neurale“, che consiste nella facoltà delle varie aree sensoriali del cervello di cambiare la propria funzione se è presente un deficit di qualche tipo: se ad esempio un soggetto è affetto da cecità cronica, allora il suo cervello visivo “presta” il suo potenziale all’area della tattilità (corteccia somatosensitiva) ed è così che un non vedente dalla nascita, o anche divenuto cieco da poche settimane, finisce col possedere una sensibilità tattile di gran lunga maggiore rispetto a un vedente, e ciò grazie a questa compensazione sensoriale. «Il cervello può cambiare la propria struttura e organizzazione in base all’esperienza. Il suo livello di neuroplasticità è una sorpresa elettrizzante per una scienza che a lungo ha dato per scontato che, una volta matura, la struttura del cervello cambiasse poco».


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