Lo Sviluppo Felice alla 30° edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno

Creato il 02 ottobre 2014 da Sviluppofelice @sviluppofelice

Da sinistra: Gianluca Palma, Amedeo Di Maio, Carmine Pignata, Enrico Morando, Nando Santonastaso, Amedeo Lepore, Claudio Gubitosi, Francesco Lopez.

Oliveto Citra (SA) – Giovedì 11 settembre Gianluca Palma, blog editor di Sviluppo Felice, ha trattato delle tematiche del blog durante il seminario “Riforme e flessibilità: istituzioni e imprese per un nuovo sviluppo”, afferente alla programmazione della XXX edizione del Premio Sele d’Oro Mezzogiorno.

Hanno aperto il convegno Claudio Gubitosi, amministratore delegato della Rai, fondatore e direttore artistico del Giffoni Film Festival, e Francesco Lopez, produttore cinematografico (Oz Film), i quali hanno condiviso le proprie esperienze e le difficoltà incontrate nel rapporto con le istituzioni. A confrontarsi su l’innovazione, lo sviluppo del Mezzogiorno, gli interventi statali e i fondi per la cultura sono stati Amedeo Di Maio, docente dell’Istituto universitario Orientale di Napoli; Amedeo Lepore, docente della Seconda Università di Napoli.

Gianluca Palma – Project Manager presso Programma Sviluppo. Blog Editor e collaboratore del blog “Sviluppo Felice” ha parlato di Sviluppo felice alla 30° edizione del Premio Sele D’oro Mezzogiorno

Gianluca Palma ha sostenuto che “Sviluppo felice” è una visione alternativa alla “decrescita felice”. Per i sostenitori della decrescita, il rimedio alla crisi è in sostanza la limitazione dei consumi. Bisogna invece individuare i consumi produttivi, che fanno crescere la ricchezza e che non distruggono l’ambiente. Quindi “sviluppo felice” significa una visione nuova dello sviluppo. Il presunto sviluppo neo-liberista si è basato sulla crescente disuguaglianza dei redditi, la deregulation selvaggia e l’enorme aumento della speculazione parassitaria. Ma nemmeno è sufficiente lo sviluppo keynesiano tradizionale, basato sull’aumento indifferenziato della domanda. Bisogna selezionare i bisogni e gli investimenti; evitare il consumismo dei beni ripetitivi, e aumentare i consumi collettivi, i beni pubblici e i beni comuni; ridurre le disparità di reddito; estendere l’economia non-profit; allargare il Welfare a disoccupati, precari, immigrati, poveri; programmare un nuovo grande “piano Marshall” per i paesi poveri. Dalla crisi non si esce senza una nuova idea di sviluppo.

Il blog Sviluppo Felice da oltre due anni si propone di approfondire temi sociali, economici, culturali, istituzionali tramite agili contributi di analisi concernenti il tema dello sviluppo. L’intento è di collocarsi ad un livello intermedio tra la discussione su temi di attualità e il contributo di ricerca. La redazione garantisce la pluralità delle informazioni e il confronto fra le diverse “visioni dello sviluppo”. Ad oggi possiamo contare su oltre 50 collaboratori, italiani ed esteri, e più di 1000 iscritti alla newsletter informativa.

A concludere il seminario è intervenuto Enrico Morando, viceministro dell’Economia e delle Finanze, il quale ha accolto con piacere le domande, cosi come le critiche, degli altri ospiti sottolineando l’importanza del sostegno alla cultura. “La crescita non può che essere figlia di innovazione, il suo punto cruciale. Dobbiamo operare per aprire spazi all’innovazione senza cercare di ostacolarla”.


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