Lo zampino dell'autore #1

Creato il 04 novembre 2015 da Nereia @LibrAngoloAcuto

Gente, buongiorno!Ho pronta questa rubrica da diverso tempo, ma i motivi per cui parte solo oggi sono diversi, uno dei quali è che non ero dell'umore giusto.
Desideravo un lancio perfetto, in un giorno perfetto della settimana, un cappello introduttivo perfetto, una cadenza temporale perfetta. Poi ho realizzato che almeno una delle cose sopra elencate non potrà mai essere perfetta perché, ahimé, non conosco tutti questi autori. E, qualora li conoscessi, non tutti sono adatti a rispondere alle mie stupide domande. Pubblicare Lo zampino dell'autore ogni mese sarà, quindi, impossibile. Ma ci si prova, ché provarci non ha mai fatto male a nessuno. Giusto? Giusto. Come prima cavia da torturare ho scelto Loredana Limone che, con simpatia e gentilezza, si è prestata a rispondere alle mie domande (qui parlo di E le stelle non stanno a guardare). Dopo aver deciso a chi potevo rivolgere la mia prima (stupida) intervista in assoluto (mai intervistato nessuno, giuro, soprattutto perché non avrei avuto nulla da domandare) ho ragionato sul banner dedicato alla rubrica. Sapete bene che, sebbene abbia l'occhio allenato all'orrore grafico, so usare Photoshop giusto per cambiare le dimensioni di un'immagine. Per questo, non prendetevela per la semplicità del banner scelto, ma i programmi sull'internet che fanno banner sono limitati e limitanti (come le mie capacità).
Che dite, sarà mica il caso di spiegare che cosa è Lo zampino dell'autore?! Si tratta di una rubrica, a cadenza completamente casuale ma che spero non sia poi così casuale, all'interno della quale riporterò un'intervista fatta a un autore. Considerando che non faccio quasi mai cose normali, le domande potrebbero cambiare a ogni intervista oppure no. E, considerando sempre che non faccio quasi mai cose normali, le domande non sono affatto normali. Insomma, alla fine, gli autori se lo saranno visto chiedere un milione di volte a chi si sono ispirati nello scrivere un libro, no? E allora, perché chiedere sempre le stesse cose?! E quindi, niente domande normali da queste parti. E, alle volte, neanche le risposte saranno tanto normali. L'unica cosa che ci sarà sempre è appunto lo zampino che, a volte che sì e a che volte no, offre preziose informazioni. Della serie: dimmi che zampa hai e ti dirò chi sei. Comunque, bando alle ciance, andiamo a incominciare!
Qualche breve informazione sull'ospite di oggi – per chi non la conoscesse – prima che lei ci lasci lo zampino: Loredana Limone, napoletana di origine ma milanese di matrimonio ha scritto i libri della fortunata serie ambientata a Borgo Propizio. È simpatica, solare e ha un fantastico taglio di capelli. Quindi, mi raccomando donne di Milano: non dimenticate di chiedere a Loredana da chi si fa fare il parrucco!
Nereia: Loredana, benvenuta sul mio blog. Ho deciso di inaugurare la mia nuova rubrica – Lo zampino dell’autore – intervistando te. Spero che, dopo aver risposto alle mie domande, sarai ancora contenta di essere la prima in assoluto. Prima di cominciare ti avverto: qui vale tutto. Puoi darmi qualsiasi risposta tu voglia, senza pensarci troppo.Prima domanda. Sei una libraia. Un cliente che ti sta antipatico, perché porta sempre i mocassini con i pantaloni corti e i calzini bianchi bene in vista oltre che a puzzare un po’ di naftalina ed essere scortese con il mondo intero, ha in mano due libri. È indeciso su quale comprare, ma non ti ha chiesto aiuto. Sta lì da circa un’ora e, dato che fuori piove, ha anche creato una bella pozza d’acqua sotto i suoi piedi. Il suo ombrello sgocciola non poco. Dei libri che ha in mano, uno lo hai adorato e uno, invece, ti ha profondamente irritata. Qual è quello che ti ha irritata e perché?  Loredana cambia la domanda in "Cos’è che ti ha irritata e perché?" Loredana: La casalinga che c'è in me risponde: lo sgocciolamento.
Nereia: Il cliente, sempre lui (con il basco di lana anche se è luglio), si avvicina alla cassa proprio con il libro che odi, intenzionato a comprarlo. Che fai, gli confessi che sta facendo un acquisto sbagliato oppure sei una di quelle che fa preferenze? Prima di rispondere è bene che tu sappia che, dovessi essere una di quelle che fa preferenze – come farei io –, sarei la prima a scriverlo a caratteri cubitali vicino all’insegna della tua libreria.Loredana: La commerciale che c'è in me risponde: incasso.
Nereia: Tra gli autori ormai trapassati, chi vorresti incontrare e per dirgli cosa? Conta che io vorrei incontrare Charlotte Brontë solo per abbracciarla, ma anche Alessandro Manzoni per dirgli che pure Lucia è un personaggio del suo libro per cui qualora volesse donarle una personalità saremmo tutti più contenti.Loredana: La donna che c’è in me risponde: Elsa Morante. «Chapeau, Elsa».
Nereia: Parlando sempre di libri, ché qualche domanda seria mi tocca pur farla, quale è il primo libro che ricordi di aver letto con passione? La passione che ti fa fare le ore piccole, quella che ti fa dimenticare che è l’ora di cena, quella che ti fa leggere mentre cammini.Loredana: La ragazzina che c'è in me risponde: Piccole donne.
Nereia: Tutti ti hanno già chiesto di Borgo Propizio, di come è nata l’idea di ambientare una trilogia in un piccolo borgo medievale, a quali autori – italiani o stranieri – ti senti più vicina. No, io non lo voglio sapere. Voglio sapere, invece, come ti sei sentita quando hai realizzato che il tuo romanzo era finito e volevi inviarlo a una casa editrice. Che sensazione hai provato quando hai messo la parola “fine” al primo romanzo della trilogia?
Loredana: Mi ha rattristato l’idea di dover venire via dal borgo... e ci sono rimasta!
Nereia: Considerando che questa, più che un’intervista, è una chiacchierata tra due persone comuni (non dico normali perché andiamo incontro a diversi equivoci)… Come tutte le persone comuni, avrai qualcosa di, appunto, “comune”. Che so io, problemi a digerire i peperoni, ad esempio? Tendenza all’inciampo? Io di questa sono una sostenitrice, soprattutto se di mezzo c’è un tappeto. Un piede eccezionalmente piccolo? Un dente scheggiato?
Loredana: Ci hai preso: specie in alcuni periodi ballerini, camminando spesso cado. E il cibo che entra nei denti… impazzisco!
Nereia: Affrontiamo adesso un’annosa questione che attanaglia tutti: madri, figli, nonni e persino gli stilisti. La canotta della salute. Come ti schieri al riguardo? Occhio a quello che dici, mi raccomando.
Loredana: È tornata di moda, i ragazzi oggigiorno la indossano. Molti miei coetanei invece no, e mostrano i sempre più radi pelazzi sale e pepe, più sale che pepe, più insipidi che non.
Nereia: Che tipo di sport preferisci? Non so, nuoto sincronizzato, tennis, pattinaggio artistico o sport più pericolosi come il tuffo sul divano, il salto delle pozzanghere e il camminare in spiaggia sollevando meno sabbia possibile?
Loredana: Mi piace camminare e vado un po’ in bicicletta, ma per lo più pratico lo stesso sport di Maurizio Costanzo: la ginnastica mentale.
Nereia: L’ultima domanda è una domanda vera, prometto. Hai un bellissimo gruppo di fan, persone che ti leggono e ti appoggiano, un fan club che segue tutte le attività che fai. Quale è il tuo rapporto con i lettori e come vivi il loro affetto?
Loredana: Sono molto fortunata perché si sono creati dei veri rapporti di amicizia. L’affetto… non so se lo merito, ma me lo prendo e me lo godo; ne ho bisogno sia per scrivere che per me stessa.
Nereia: Grazie di tutto e grazie perché ti sei prestata a questa intervista, se così vogliamo chiamarla. Sei stata gentilissima e ti auguro tutto il meglio, perché secondo me te lo meriti davvero.
Loredana: Grazie a te, dalla sottoscritta e da tutti i borghigiani :)
E, prima di andare via, Loredana ci lascia il suo zampino che, al momento, non se la passa proprio bene. Auguri di pronta guarigione!
Alla prossima puntata de Lo zampino dell'autore, che la canottiera della salute e il prezzemolo fra i denti siano con voi, e con il vostro spirito.