La definizione tecnica è ‘load shedding’, distacco di carico. Ma in pratica significa blackout.
Buona parte del Sudafrica – comprese le città di Johannesburg, Pretoria, Port Elizabeth e Cape Town – deve subirli da domenica scorsa.
Questo è dopo che la rottura di un silo per lo stoccaggio del carbone, che ha compromesso il funzionamento della centrale elettrica di Majuba, nella provincia nord-orientale di Mpumalanga.
Prima del danno, la centrale forniva alla rete elettrica 3600 megawatt di energia, circa un decimo della produzione nazionale, che complessivamente è di poco superiore al fabbisogno.
Inevitabilmente, dunque, il guasto ha portato a forti disagi per la popolazione.
Interi isolati sono rimasti al buio per ore, soprattutto durante la sera, per quelli che dovevano essere distacchi di corrente programmati, ma di cui solo alcune municipalità hanno fornito il calendario.
Per gli abitanti delle altre aree, la mancanza di elettricità è stata di fatto un evento improvviso.
Conseguenze evidenti si sono avute sul traffico e sulla sicurezza delle strade: l’illuminazione stradale e i semafori hanno smesso di funzionare durante i ‘load shedding’, creando disagi soprattutto nelle ore di punta.
a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)
ndr.) In alto un'immagine della città sudafricana di Johannesburg