Il programma sarà quindi comprensivo tanto di opere ormai entrate nella memoria collettiva, quanto di realizzazioni meno conosciute, dai melodrammi diretti da Raffaello Matarazzo che hanno visto protagonista la coppia Amedeo Nazzari- Yvonn Sansonn ai film rivelatori di grandi autori (Fellini, Visconti, Lattuada, Olmi, Pietrangeli, Zurlini), passando per il neorealismo rosa di Luigi Comencini (Pane, amore e fantasia; Pane, amore e gelosia) e Dino Risi (Poveri ma belli e relativi seguiti), senza dimenticare i maestri di genere (Bava, Margheriti, Freda) o i nostri grandi interpreti come, fra gli altri, Alberto Sordi, Marcello Mastroianni, Vittorio Gassmann, Sophia Loren, Gina Lollobrigida, Claudia Cardinale.
Carlo Chatrian (cinematografo.it)
Il Direttore artistico della kermesse, Carlo Chatrian, ha dichiarato: “L’idea di raccontare la storia del cinema italiano attraverso la sua più grande “fabbrica di sogni” si collega direttamente a quel percorso di rilettura del passato, volto a rompere steccati e pregiudizi consolidati che caratterizza la programmazione del Festival. Guardare all’universo Titanus è gettare uno sguardo a quel laboratorio dove il cinema popolare e quello d’autore si confondono e si nutrono vicendevolmente. L’idea di spettacolo che sta alla base della spinta creativa di Lombardo padre e figlio è trasversale ai generi e alle epoche, trova una sua unità nel senso di una narrazione capace di rappresentare un paese senza eliminarne le diversità. È specchio di un’Italia la cui identità è frutto di un continuo processo di ricostruzione, pensato a partire da linee di frattura che non vengono mai camuffate. Un’Italia capace anche di proiettarsi oltre i suoi confini e pensare collaborazioni ambiziose con le major americane o con altre grosse società di produzione francesi. (…) (…)”.