Al tuo cervello io vorrei parlare,
cervello sano, nudo, essenziale,
perché a me manca quel tuo ragionare
così risolto, liscio, elementare.
Materia grigia, la parte più nascosta,
che è benedetta a partire dalla culla.
Il tuo cervello non va dall’analista
a ricordare un passato burrascoso.
Caro il mio amore, ragazzo intelligente,
con te a trent’anni ritrovo l’equilibrio,