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Lodovico Sonego, L’obbligo di stare a capo coperto, in alcuni casi anche celando il volto, costituisce uno dei simboli più vistosi delle molte discriminazioni subite dalle donne nel mondo – 8 marzo 2016

Creato il 08 marzo 2016 da Paolo Ferrario @PFerrario

L’obbligo di stare a capo coperto, in alcuni casi anche celando il volto, costituisce uno dei simboli più vistosi delle molte discriminazioni subite dalle donne nel mondo.

In Occidente un malinteso senso di rispetto nei confronti di culture tribali spesso violente, se non di acquiescenza dettato da interesse, porta a giustificare tali condotte discriminatorie che violano il principio di uguaglianza tra uomo e donna e di conseguenza il principio di democrazia.

incontro in Regione con Maria Rashidi

Di qui la necessità di una campagna italiana ed internazionale, promossa in primo luogo dalle donne che esercitano un ruolo influente in economia, nella politica e nella cultura, per bandire la prassi del capo e del volto coperto imposta a donne di molti paesi.

Uno degli esempi da seguire, l’ultimo in ordine di tempo, è quello della principessa Maria di Danimarca che si è rifutata di coprire il capo innazi al Re durante una visita di stato in Arabia Saudita.

Lo ha affermato il senatore Lodovico Sonego nel corso di una conferenza stampa svoltasi lunedì sette marzo e che è stata anche l’occasione per affermare il valore di un approccio universalistico alla promozione di democrazia ed uguaglianza. Valori che vanno tutelati ovunque e sempre, in modo universale appunto.

Hanno preso parte alla conferenza stampa anche la signora Baharak Darvishi, il signor Taher Diafarizad e la signora Maria Rashidi. Quest’ultima è la testimonianza di una delle forme tribali di asservimento cui sono sottoposte donne nel mondo. La Signora Rashidi è stata deturpata in volto da persona che la ha acidificata, presumibilmente su mandato del marito.Sorgente: Lodovico Sonego – Comunicati Stampa


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