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Lomé (Togo) /Donne togolesi marciano per il rispetto dei diritti umani e civili

Creato il 20 dicembre 2012 da Marianna06

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Le donne del collettivo “Salviamo il Togo” sono  scese  di nuovo in piazza per protestare contro le prepotenze di un regime politico, quello del presidente Faure Gnassingbé, che non tutela affatto gli interessi della popolazione locale. E,semmai,continua a privilegiare i soliti “noti” del  stretto entourage, che ricopre di molteplici incarichi e di prebende sostanziose.

E in particolare non tiene in alcun conto quelli che sono i diritti delle donne e dei giovani, e specie di coloro che hanno subìto plateali ingiustizie, come il carcere abusivo, negli ultimi tempi ma anche nel lontano 2005, perché arrestati pretestuosamente nel corso di alcuni disordini.

 E che dunque,unitamente alla perdita della libertà, hanno finito con il non sentirsi tutelati da niente e da nessuno.

Nella capitale, Lomé, si combatte infatti, giornalmente, con un governo “sordo”, con il carovita,che ha portato i prezzi, anche quelli dei generi alimentari, alle stelle e con una disoccupazione sempre più massiccia.

Le donne hanno marciato pacificamente con il consenso del ministro dell’Amministrazione territoriale, la qual cosa dimostra che il malessere è reale e che i consensi politici nei confronti di Faure Gnassingbé non sono poi così unanimi come si vorrebbe fare credere all’esterno.

Inoltre alle donne di “Salviamo il Togo” si sono uniti, nella protesta pacifica, per le vie di Lomé  anche i rappresentanti del Collettivo Arcobaleno,movimento costituito da uomini e donne d’ogni età, appartenenti  appunto ai partiti d’opposizione presenti nel Paese.

Ciò che viene denunciato in particolare  è la riforma unilaterale del codice elettorale, che favorirebbe, in caso di elezioni, di nuovo Gnassingbé (vizietto consolidato in tutte le dittature africane) e poi  la mancanza assoluta di trasparenza del voto.

Insieme anche alla denuncia del perdurare delle violazioni dei diritti umani per chi non è d’accordo con l’operato dell’attuale governo. Faure Gnassingbé smentisce tutto.

Egli, noncurante delle proteste, parla piuttosto di appuntamento "democratico" per il 2013.

   a cura di Marianna Micheluzzi (Ukundimana)

 


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