Ma dopo questi mostri sacri della disciplina, figurano i nostri azzurri Raimondo e Piero D`Inzeo con 6 medaglie ciascuno. Proprio i fratelloni azzurri sono stati, assieme a Graziano Mancinelli, le colonne storiche del salto ostacoli azzurro, che tanto sta soffrendo in questi decenni di carenza di risultati. Infatti, questo settore è stato l`unico che non ha qualificato nessun atleta per le gare olimpiche. Tuttavia il futuro lascia ben sperare: la decisione storica e rivoluzionaria del consiglio federale della Fise di passare alle scuderie, ma soprattutto le giovani speranze Caruso, Arioldi e Patrese -medagliati a livello giovanile- fanno pensare in un ritorno ai vecchi fasti azzurri, già sin dall`edizione di Rio2016.
Ricordiamo che sono tre le discipline che compongono il programma a Cinque Cerchi: salto ostacoli, dressage e completo. E dopo che la Federazione Internazionale ha diramato il ranking finale di qualifica olimpico, saranno appena tre gli azzurri che ci rappresenteranno in Gran Bretagna: Vittoria Panizzon e Stefano Brecciaroli (completo) e Valentina Truppa (dressage). Proprio quest`ultima sarà la grande speranza azzurra a Londra. La nostra atleta, vista la sua giovane età (25), si propone come una delle fuoriclasse assolute del futuro, ma purtroppo quest`anno si troverà la strada sbarrata da tante "icone" come la Werth, la Salzberger o la Cornelissen. Comunque, un posto nella top ten (o addirittura top5) lo troverà sicuramente, in attesa della sua consacrazione a Rio2016. Nel completo, invece, sia Panizzon che Brecciaroli punteranno a un piazzamento nei top 15, anche se forse la gara ideale per loro sarebbe stato il concorso a squadre, dove purtroppo l`Italia non è riuscita a qualificarsi. Dunque, in nessuna delle tre specialità parteciperemo nelle gare a squadre. In conclusione, puntiamo con Valentina Truppa per un posto fra le prime 5 nell`individuale del dressage, ma solo un miracolo sportivo ci porterebbe a salire sul podio negli sport equestri. Cari amici, alla prossima puntata!
Maurizio Contino