Dall' America la Fashion week approda finalmente in Europa, sempre più vicina a noi, esibendosi nel tipico stile British. Siamo a Londra.
La London fashion week 2012 ha stupito, in un tripudio di innovazioni, senza mai distaccarsi dalla matrice madre: il classico mood britannico.
Sei giorni di pura eccentricità, in cui abbiamo visto alternarsi ai brand ormai consolidati molti stilisti emergenti, primi fra tutti i fashion designers della scuola di moda Central Saint Martins, seguiti da Issa London, Todd Lynn, Margaret Howell, Holly Fulton e tanti altri.
Le proposte inglesi, e non, per il prossimo autunno inverno si distaccano nettamente da quelle americane, tranne che per un carattere: l'androginia.
Più uomo che donna: sembra essere il nuovo diktat imposto dai creativi della moda, senza rinunciare però ad una grande carica di sensualità che lotta implacabile per venir fuori, imprigionata in abiti presi in prestito dal guardaroba maschile.
C'è voglia di osare, e si osa. Lo si fa nella scelta dei tessuti, negli accostamenti di styling, nelle forme, ma soprattutto nei colori. Il risultato è garanito: collezioni strabilianti, ironiche, divertenti, per una donna alla mano, capace di imporre la propria figura ma senza prendersi troppo sul serio.
Dieci irrinuncabili tendenze? Maxi coat, pellicce effetto yeti, gonne al ginocchio, mini cocktail dress, cinture volte ad evidenziare la vita, trench multi color, military style, anfibi, boots esagerati e copricapo dalle forme più svariate. Il tutto accompagnato da una silhouette prevalentemente bon ton, linee morbide, e mise iper coperte. Un unico credo: il comfort.
Miriam Rapisardi