Dopo il settimo posto della staffetta veloce maschile arrivano le eliminazioni in batteria di Filippo Magnini e Luca Dotto nella gara dei 100 stile libero. Crisi di un movimento che un anno fa a Shanghai faceva presagire scenari diversi.
Magnini 49″18, Dotto 49″43. Il film dell’orrore per la velocità azzurra va in scena durante le batterie della mattinata londinese. Entrambi fuori dai migliori 16 nei 100 stile libero, entrambi eliminati troppo presto da una gara che li voleva protagonisti, magari non per le medaglie, ma almeno in lotta per l’accesso in finale. Anche perché entrambi avevano già dimostrato di valere qualcosa in meno a livello cronometrico: Luca Dotto aveva aperto la staffetta con 48″73, Filippo Magnini aveva chiuso con 48″10 lanciato. Tempi da stare dentro e giocarsi tutto nelle semifinali della sera.
“Qualcosa non ha funzionato” sbotta Pippo “mi sento pesante, sto un po’ peggio degli Europei perché è stato sbagliato qualcosa nella preparazione“. L’accusa al tecnico Claudio Rossetto non è velata, due mesi fa, a Debrecen, Magnini vinse il titolo continentale in 48″77, portando la staffetta veloce all’argento con un 47″97 lanciato.
Proprio la rassegna ungherese, che vide un’Italia protagonista fare incetta di medaglie, va ora sottoaccusa. Chi andò forte a Debrecen soffre oltremodo a Londra e non solo in casa azzurra (guardare le prestazioni di Lazlo Cseh per conferme). Mentre la totalità delle medaglie conquistate da atleti europei all’Olimpiade (da Agnel alla staffetta veloce femminile olandese) a Debrecen non era presente.
Un passo indietro notevole per tutto il settore velocità maschile, che un anno fa al Mondiale di Shanghai aveva fermamente convinto. In Cina gli azzurri furono quarti nella staffetta veloce con un tempo da brividi (3’12″39), Luca Dotto fu medaglia d’argento nei 50 stile (gara ancora da disputare qui a Londra, ma visto il suo stato di forma le attese non sono molte) e si piazzò settimo nella finale dei 100, migliorandosi turno dopo turno fino a 48″24. Magnini sbagliò la semifinale (48″50 dopo aver nuotato 48″36 nelle batterie) ma impressionò tutti con una sfavillante frazione in staffetta da 47″31. Oggi siamo lontanissimi da quei risultati.
Oltre ai due velocisti fuori anche la staffetta 4×200 sl maschile che fallisce la qualificazione alla finale olimpica. Undicesimo tempo (7’12″69) per Gianluca Maglia (1’48″39 di parziale), Alex Di Giorgio (1’47″83), Riccardo Maestri (1’47″94) e Marco Belotti (1’48″53).
Il sito ufficiale dell’Olimpiade Londra 2012
Riccardo Marchese